“Piangi, che ben hai donde, Italia mia”

BASEBALL, SCHIROPENSIERO, SPORT, TELEVISIONE

Il fatto che Rai Sport ha deciso di non mandare in onda la diretta integrale della partita di baseball tra De Angelis Knights ed Elettra Novara ha provocato un gran casino. Al centro del quale ci sono io, colui che la gente identifica come il responsabile del calendario in questione (soprattutto, quando il calendario non va bene). Così sono incazzati con me alla Rai (nella giornata in cui sono in programma 3 scontri diretti, ci proponi una sfida tra 2 squadre che, nelle precedenti 12 partite, hanno vinto in totale 2 volte????), a Verona (che è sede dell’evento; non si sono potuti sedere ai soliti posti di tutte le settimane, perchè la presenza RAI presuppone una postazione da 4 persone), a Godo (perchè proprio quando giocano loro, non si fa la diretta integrale) e ai vertici (perchè con questa azione si rischia di interrompere qualche processo di beatificazione).
Io, che sono Cattolico, comunque nego il principio del porgi l’altra guancia. E quindi ho deciso di non stare zitto.

Inizialmente, pensavo di limitarmi a ricordare agli amici di Godo di quando ho rischiato di giocarmi il culo (scusate il francesismo…) per mandare in onda una loro partita, a discapito di una sfida tra Bologna e Nettuno e di come nessuno di Godo (sono pochi, lo posso dire con certezza) mi abbia mai detto nemmeno grazie. Sia chiaro: nessuno doveva dirmi grazie. Io avevo valutato che, al di là del fatto che fossero prime in classifica, la sfida tra Bologna e Nettuno non avesse nessun significato, mentre la sfida tra Godo e Parma mi sembrava importante. E lo fu: il Godo vinse ed escluse il Parma dai play off, la diretta fu la più vista (auditel alla mano; l’auditel regola lo spostamento di miliardi di euro di investimenti pubblicitari, ma non convince una casalinga gota imbufalita come nemmeno ai tempi di Uldarico, lo so, ma non posso non usare l’argomento…).
Inizialmente, pensavo di fare così. Poi ho letto su Facebook 2 commenti di un non meglio identificato (“le telecronache di Rai Sport hanno riprese e commento ridicoli”) e di una non meglio identificata (“la Federazione e la Rai sono fatte di persone piccole”). E al di là del fatto che il commento della non meglio identificata presentava anche un sensazionale non centra senza apostrofo tra la ‘c’ ed ‘entra’, che così significa “non fa centro” (e richiederebbe complemento oggetto) anzichè il desiderato “non ci entra” (che va abbinato a preposizione). E ho detto che dovevo cambiare strategia.

So di non essere una persona “piccola” (e non mi riferisco al fatto che sono alto quasi 2 metri e il mio peso si scrive con 3 cifre) e anche di non essere “ridicolo” come telecronista (mi pagano per farlo dal 1985) e non mi offendo più di tanto per queste affermazioni. Ma quel che mi chiedo è un’altra cosa: se anche la Rai e la FIBS avessero deciso di non trasmettere la partita integralmente perchè giocata da 2 squadre ritenute scarse (e non è successo), sarebbe stato il caso di usare questi toni e questi termini? Non basta dire, che so, “non mi piace come commentano le partite” o “è un peccato che proprio quando era prevista Godo-Novara non ci sia stata la diretta integrale”?

Perchè c’è tutta questa rabbia, in giro? Perchè si vede nel rapporto con l’altro solo un motivo per insultare, aggredire, mancare di rispetto?
Vuoi vedere, mi sono detto, che hanno ragione quelli che credono che i modelli che ci sono offerti su base quotidiana dal Parlamento, dai comizi elettorali, dai calciatori professionisti che cantano con gli ultras uomo di merda, in riferimento ad un ex collega ed ex allenatore, hanno tanto successo perchè stiamo diventando tutti così?

Scusate, ma lo dico con Giacomo Leopardi: “Piangi, che  ben hai donde Italia mia (…) Come cadesti, o quando, da tanta altezza in così basso loco?”

Un post scriptum per gli amici di Godo: il vostro essere pugnaci anche oltre il logico, mi è sempre piaciuto. Ricordo quando mi chiamò da Godo qualcuno mentre ero negli Stati Uniti e io dissi: “Dobbiamo sentirci dopo, sono alla stazione di polizia a denunciare il furto che ho subito. Mi hanno rubato anche il passaporto”. E, per tutta risposta, trovai una mail che diceva, più o meno, “forse non mi hai risposto perchè vengo da un piccolo paese”.
Quella volta, dallo sconcerto passai ad un sorriso. Tanta importanza si dava alla questione da discutere con me, che passava in secondo piano il fatto che, se mi avesse fermato la polizia negli Stati Uniti senza passaporto e senza un documento che attestasse il perchè non lo avevo, mi avrebbero sbattuto in Italia a calci. Ma andava bene così: in quella e-mail, non c’era traccia di insulti.