L’Italia al Classic con in tasca una vittoria sui Chicago Cubs

BASEBALL, World Baseball Classic 2017

L’Italia di Mazzieri ha nobilitato la preparazione per il World Baseball Classic battendo (8-7) una selezione dei Chicago Cubs, i vincitori delle World Series 2016. Scrivo “una selezione” perché voglio buttare un po’ di acqua sul fuoco delle definizioni di “storica vittoria”. Ricordo che l’ultima volta che usai l’espressione per descrivere il risultato di un’amichevole si  trattava di un 2-1 del Parma calcio contro il Real Madrid. Era l’estate del 1987, io ero in vacanza a Palinuro in Campania, il Parma era allenato da un giovane tecnico boemo chiamato Zdenek Zeman, che sarebbe stato cacciato poche settimane dopo, al termine di un Bologna-Parma 3-1.

Italia-Chicago Cubs 8-7

Di Cubs veri in campo ce n’erano 5 o 6, incluso Anthony Rizzo (prima base azzurro al Classic 2013, rientrava da un infortunio) e il lanciatore partente Lackey. Quest’ultimo (2 inning in pedana) era alla sua prima uscita e ha liquidato il fatto di affrontare l’Italia così: “E’ Spring Training, non importa chi devi affrontare”.
Prima che qualcuno si offenda, puntualizzo che i pitcher in pre campionato non gestiscono il conto dei battitori, perché devono provare a lanciare con tutto il repertorio e provare a lanciare strike.
Detto questo, contro Lackey l’Italia ha battuto solo una valida (con Liddi al secondo), ma poi alla fine ne ha sommate 11, compreso il fuoricampo decisivo di Segedin (quello di cui nel pezzo di ieri dicevo che Mazzieri avrebbe potuto sfruttare la potenza, giusto per lodarmi…) al nono contro Buchanan (classe 1989, nel 2016 in prima squadra ha lanciato solo 6 inning). Comunque, per una cronaca puntuale di quel che è successo ieri vi rinvio al sito ufficiale della FIBS e all’articolo di Marco Landi o al BOX SCORE sul sito della MLB.

Liddi arriva in prima base. Di spalle Anthony Rizzo e il coach azzurro Catalanotto

La squadra tipo di Mazzieri

In vista di un torneo come il Classic è sempre interessante capire quale potrebbe essere la formazione tipo. Marco Mazzieri ci ha datto un segnale chiaro: Colabello in prima, Descalso in seconda, Liddi in terza, Cecchini interbase in campo interno; Cervelli ricevitore; Maggi, Nimmo e Andreoli (da sinistra a destra) in campo esterno; Segedin battitore designato. Le gerarchie a questo punto sembrano piuttosto chiare, con Vaglio prima alternativa per il diamante, Chiarini e Poma in campo esterno e Butera pronto a dare respiro a Cervelli dietro casa base o designato in alternativa a Segedin, che può a sua volta prendere il posto di Maggi all’esterno. Ci sono ovviamente altre possibilità. Liddi, come si è visto all’Europeo, può giocare anche esterno e Maggi è a sua volta un’alternativa a Cecchini all’interbase.

I lanciatori

Lugo (foto in copertina) è l’unico pitcher rimasto in pedana per 2 inning, segno che Mazzieri e il suo staff lo considerano un partente.  Ha lanciato con autorevolezza, così come Da Silva, Venditte e De Mark. Meno bene sono andati  Morris, Florian e Nielsen, che hanno concesso 7 delle 8 valide battute dai Cubs. Gli altri 2 pitcher impiegati dall’Italia (Jon Martinez e Torrez) sono in realtà giovanotti del Farm System dei Cubs.
A questo punto, ho una notevole curiosità sul nome del primo partente italiano. Il Classic ha le regole della MLB, quindi i manager devono annunciare i partenti con un anticipo congruo rispetto al play ball.
Comunque, qualche altro indizio arriverà dall’amichevole di questa sera contro gli Oakland A’S.

Italiani

Scrive Landi sul sito FIBS che “l’emozione di sentire l’Inno di Mameli” nel contesto del campo d’allenamento dei Cubs “Regala un brivido davvero irresistibile”.
Deve sicuramente essere stato così per Alberto Mineo, catcher titolare dell’Italia all’Europeo 2014 e al Premier12 l’anno dopo. Giuliano, diplomato all’Accademia di Tirrenia, è sotto contratto con i Cubs e sta lavorando con i lanciatori al Camp MLB. Ovviamente, è destinato a una squadra di Minor League per una stagione che per il suo futuro nell’organizzazione sarà decisiva. Joe Maddon gli ha concesso 2 turni in battuta contro la sua nazionale. Al sesto Florian lo ha colpito e all’ottavo Mineo ha battuto una linea sul primo lancio di De Mark ma è finito al volo dall’esterno centro.

Il World Baseball Classic in Asia

Il girone di Seoul ha espresso le sue 2 qualificate per la seconda fase: Israele e Regno dei Paesi Bassi. Decisiva è stata la vittoria dell’Olanda (5-4 in rimonta) contro Taiwan.
A Tokyo il Giappone ha a sua volta centrato la qualificazione battendo (4-1) l’Australia. Gli aussie affrontano domani mattina la Cina e se la vedono con Cuba nella notte tra giovedì e venerdì. Teoricamente, tutte e 3 le squadre sono in lizza per accedere al girone che proprio i Samurai ospiteranno al Dome di Tokyo.