World Baseball Classic: gli USA sono tra le prime 4, è già un successo

BASEBALL, World Baseball Classic 2017

Dal punto di vista strettamente commerciale, il quarto World Baseball Classic si sta rivelando il migliore di sempre. Il calendario ha proposto 2 volte Stati UnitiRepubblica Dominicana (a Miami nel primo turno, a San Diego come vero spareggio per le semifinali; entrambe partite da tutto esaurito) e gli USA sono tra le prime 4, condizione ritenuta (anche se in segreto) dagli organizzatori la chiave per dichiarare il torneo un successo.
Il Team USA torna in semifinale e prende il posto della Repubblica Dominicana (che abdica in anticipo al titolo di Campione del Mondo) tra le 4 elette. Le altre 3 semifinaliste sono le stesse di 4 anni fa: il Regno dei Paesi Bassi (vincitore nel 2011 dell’ultimo Mondiale IBAF), Portorico (finalista nel 2013) e il Giappone (vincitore nel 2006 e 2009).

USA vs Giappone, che semifinale

Sulla strada verso il suo secondo World Baseball Classic (che ancora non assegnava il titolo di Campione del Mondo; quello andrà qualche mese dopo agli USA nella finale di Nettuno del Mondiale IBAF), nel marzo del 2009 il Giappone sconfisse in semifinale proprio gli Stati Uniti e proprio al Dodger Stadium, dove le 2 squadre tornano ad affrontarsi.
Ricordo bene la delusione di Davey Johnson (manager di allora) e del suo Dream Team. Ricordo Jimmy Rollins in sala stampa dire che ai giapponesi erano concesso cose (tipo far roteare la mazza, prima di lasciarla dopo un fuoricampo) che nelle partite MLB avrebbero provocato lanci verso la testa al turno successivo. Perché a proposito del fatto che “gli USA non mandano i migliori al Classic“, in quella edizione avevano nel roster i 2 interbase che giocheranno le World Series. Rollins giocava nei Phillies e l’altro era Derek Jeter degli Yankees.
Rivedendo i miei appunti di allora, mi è balzato all’occhio che un errore di Jeter su una giocata di routine aveva permesso al Giappone di chiudere i conti. Si era sul 6-4 e il Team USA aveva appena sprecato l’occasione per pareggiare. O meglio: il lanciafiamme (come lo chiamavo nel mio articolo su FIBS.it) Takahiro Mahara aveva messo al piatto il pinch hitter Longoria con in base i punti del pareggio. Al nono inning il Dodger Stadium aveva poi riservato a Jeter, in battuta per il suo ultimo turno con la maglia della nazionale, un sonoro buuuuu.
Nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 marzo gli Stati Uniti non lasceranno nulla di intentato per conquistare la loro prima finale del World Baseball Classic. Il manager Jim Leyland ha anche aggiunto alla rosa 2 lanciatori di primo piano. Tanner Roark (1610 con i Nationals nel 2016 in 33 gare da partente) inizierà la partita in pedana e Mark Melancon (47 salvezze lo scorso anno con i Giants) dovrebbe incaricarsi di chiuderla. Il Giappone, che ha giocato (e perso) con i Dodgers e i Cubs in Arizona dopo essersi trasferito negli USA, affronta la semifinale da imbattuto. I Samurai dovrebbero affidarsi ad Ayumu Ishikawa, che ha firmato 14 vittorie per i Chiba Lotte Marines nella NPB (le Grandi Leghe nipponiche) 2016.
Gli Stati Uniti arrivano alla semifinale carichi di entusiasmo per la splendida rimonta che li ha visti piegare (6-3) i Campioni in carica della Repubblica Dominicana. Sotto 2-0 al primo inning, gli USA sono riusciti a disinnescare un paio di clamorose occasioni avversarie (seconda e terza occupate e nessun eliminato al secondo; seconda e terza occupate e un eliminato al quinto), si sono portati a condurre al quarto con un chilometrico fuoricampo di Stanton e sono riusciti a impedire il pareggio dominicano al settimo (sarebbe stato il punto del 4-3, subito dopo Cano ha battuto un fuoricampo)  quando Adam Jones ha letteralmente rubato un homerManny Machado, suo compagno di squadra agli Orioles. Che, come tutto il resto del mondo, non ha potuto che togliersi il cappello di fronte alla più bella giocata del torneo. Fate click sotto per il filmato.

Anche per il Regno dei Paesi Bassi arrivano rinforzi

Il manager del Regno dei Paesi Bassi Hensley Muelens aggiunge al suo staff di rilievi un vero e proprio asso: si tratta del closer dei Dodgers Kensley Jansen (in copertina; classe 1985, guadagna 10.6 milioni di dollari a stagione).
Il bello della storia di Jansen è racchiuso nella sua precedente partecipazione al World Baseball Classic. Nel 2009 era il catcher titolare del Regno, quando gli arancioni si qualificarono a sorpresa per la seconda fase eliminando la Repubblica Dominicana. Jansen aveva anche firmato una eliminazione fondamentale con un colto rubando su Taveras in terza base.
Meno che ventenne, Kenley Jansen aveva lasciato Curaçao per firmare per i Dodgers. Catcher dal braccio formidabile, arrivò a collezionare 8 presenze in Triplo A. Non era però un grande battitore e i Dodgers gli proposero di trasformarsi in lanciatore. Il cambio di ruolo avvenne nella seconda parte della stagione 2009 e nel 2010 Kenley debuttò in Major League. Dal 2012 è il closer dei Dodgers. Meulens non ha ancora comunicato chi sarà il suo partente. Io penso Van den Hurk, ma sono disponibili sia Jurrjiens che Markwell.
Questa notte Portorico affronta il Regno dall’alto del suo record immacolato nel torneo. Jorge Lopez (Milwaukee Brewers) sarà il partente di Portorico. In questo torneo ha già lanciato (4.1 riprese) contro il Messico l’11 marzo.
Per dire come sono forti le 2 squadre che si affrontano, segnalo solo il fatto che entrambe spostano in terza un interbase titolare ai massimi livelli MLB (Bogaerts dei Red Sox per gli oranje, Correa degli Astros per i boricua) per fare posto a un interbase più bravo. Per il Regno gioca nel mezzo del diamante Simmons degli Angels e per Portorico il ruolo va a Francisco Lindor degli Indians.
“Come 4 anni fa, giochiamo la semifinale contro una squadra imbattuta, ma 4 anni fa”  avverte Meulens “I  nostri giovani non erano ancora stelle di Grande Lega”.
Correa sottolinea invece il valore del gruppo per Portorico: “Il mio sogno sarebbe giocare con questi ragazzi 162 partite in una stagione. Vogliamo vincere assieme”.
La partita è in diretta su FOX Sports (canale 204 di SKY) alle 2 di questa notte.

La proposta di Joe Maddon

Il manager dei Cubs di Chicago Joe Maddon non ha mai tenuto a freno la lingua (saputo che sono tifoso dei Red Sox, durante un’intervista seguente alla eliminazione dei Red Sox da parte dei suoi Rays mi regalò un beffardo “too bad…”; come dire: un vero peccato), ora che ha riportato il titolo a Chicago, da dove mancava dal 1908, è ovviamente ancora più spavaldo. Dopo aver giocato contro il Giappone in amichevole, ha proposto di mettere in cantiere una sfida tra i vincitori del World Baseball Classic e i vincitori delle World Series, da giocarsi ogni 4 anni subito dopo la fine del Classic. Si è anche allargato: non intende una partita secca, ma una serie di 3 partite.
Mi sembra di capire che il Commissioner MLB Rob Manfred lo abbia preso sul serio. Come si dice: se son rose…