Portorico è la prima finalista del World Baseball Classic

BASEBALL, World Baseball Classic 2017

Portorico è la prima finalista del World Baseball Classic 2017. I boricua hanno superato (4-3) il Regno dei Paesi Bassi in una prima semifinale emozionante, non sempre ben giocata dalle 2 squadre, ma assolutamente coinvolgente per i circa 25.000 spettatori presenti al Dodger Stadium. Negli 11 inning è infatti successo di tutto, inclusi 4 episodi sottoposti all’instant replay.
La prima semifinale è stata anche la settima partita del Classic finita ai supplementari e la numero 15 (su 38 giocate) a terminare con un divario di 1 o 2 punti. Segna inoltre un momento importante della storia del torneo, perché l’edizione 2017 è la prima in cui il Classic supera il milione di spettatori paganti.
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Perché il Regno ha perso

L’episodio decisivo è avvenuto all’undicesimo inning. Al tie break l’Olanda non ha segnato (il pinch hitter Van der Meer ha eseguito il bunt di sacrificio nonostante i 2 strike nel conto, ma subito dopo Curt Smith ha battuto in doppio gioco, il quarto ottenuto dalla difesa di Portorico) e a Portorico al cambio campo è bastato un punto. Il manager Edwin Rodriguez ha chiesto di smorzare a Molina, che aveva già fallito questa opportunità (evidentemente è umano anche lui…) all’ottavo. Dopo la base intenzionale a Baez, Rosario ha battuto contro Loek Van Mil (in pedana dal decimo) una linea che Profar all’esterno centro ha raccolto al volo. Correa dalla terza ha tentato il tutto per tutto con il pesta e corri e ha avuto ragione: il tiro a casa di Profar è finito fuori bersaglio e la scivolata di Correa è valsa il punto decisivo.
Il rammarico degli oranje data però ben prima nella partita. Al primo inning infatti il Regno ha perso molto colpevolmente 2 corridori in base. Bogaerts, su giocata di bunt e senza eliminati, si è fatto trovare dal tiro di Molina troppo lontano dalla seconda. Profar, autore di una valida, si è fatto eliminare perché troppo intento a fare da cheerleader verso il dug out. Il rammarico cresce alla luce del lunghissimo fuoricampo di Balentien arrivato subito dopo contro un Jorge Lopez in evidente difficoltà: ha portato a casa 2 punti, senza le dormite di Bogaerts e Profar, sarebbero stati facilmente 4.
Oltretutto, anche il partente arancione Van den Hurk è apparso in difficoltà. Al primo Correa gli ha centrato una curva rimasta in mezzo al piatto per il fuoricampo del 2-2 e al secondo Rivera ha battuto a sua volta un homer, dando il primo vantaggio a Portorico.
Nessuno dei lanciatori che hanno iniziato la partita è andato oltre il terzo inning: per Portorico Lopez ha lasciato il monte a Hector Santiago, per il Regno Jurrijens ha preso il posto di Van den Hurk.

La moviola in campo

Per tutto il Classic i replay istantanei sono stati usati solo per giudicare i fuoricampo (ad esempio, nello spareggio tra Venezuela e Italia), ma per semifinali e finali i manager possono chiedere il challenge su qualsiasi decisione arbitrale. La scorsa notte la moviola è stata usata 4 volte, contribuendo così a portare la durata della partita oltre le 4 ore.
In un solo caso la decisione arbitrale è stata capovolta. È accaduto al quarto, quando le immagini hanno dimostrato che l’arbitro Eric Cooper (MLB) aveva sbagliato a giudicare out Baez, che tentava di rubare la terza. Per la verità, Portorico non ha comunque convertito in punti la seconda chance.
Al quinto il manager oranje Muelens ha chiesto il challenge sulla chiamata di out a casa base di Schoop, che correva sul doppio di Zarraga. Sarebbe stato il punto del nuovo (e, col senno del poi, definitivo) vantaggio del Regno, visto che sull’azione Balentien (autore a sua volta di un doppio) aveva pestato il piatto di casa per il pareggio. Muelens si è poi allargato, chiedendo addirittura rivedere una scivolata di Pagan in seconda, temendo una scorrettezza che però aveva visto solo lui.
Va bene tutto, ma utilizzare la moviola senza un limite ai challenge, rischia di far diventare la partita un circo.

I rilievi

Se i partenti li abbiamo visti in difficoltà, va detto che molto bene hanno lanciato i rilievi. Oltre a Santiago, Portorico ha mandato in pedana Jimenez, Claudio, Joe Colon ed Edwin Diaz. Oltre a Jurrijens e Van Mil, l’Olanda ha utilizzato anche Martis, Stuifbergen e Jansen. Proprio i 2 closer meritano un approfondimento.
Edwin Diaz (Mariners) risulta il lanciatore vincente ed è stato al centro di un episodio d’altri tempi. Ha sfidato Balentien con una palla veloce alta e lo slugger del Regno (3 valide nella serata) gli ha detto a gran voce “lanciamene un’altra uguale”. Detto e fatto: Diaz ha duplicato il lancio e Balentien ha girato ancora a vuoto. Quando il battitore ha sfidato ancora il pitcher, è arrivata la classica palla dentifricio, con minaccia di turbolenze da parte di entrambi i dug out. L’arbitro capo Barksdale (anch’egli MLB) ha ammonito Diaz (un’altra palla interna e ti caccio) e il closer di Portorico si è successivamente fumato Balentien con una dritta esterna alle ginocchia.
Kenley Jansen (Dodgers, giocava nel suo stadio) è entrato in campo al nono ed è apparso intoccabile. Con i primi 6 lanci ha ottenuto 2 strike out e ha completato la ripresa con un altro strike, un ball e un lancio che Pagan ha battuto per terra per il terzo out del nono attacco boricua. In totale Jansen ha effettuato solo 9 lanci, ma al decimo non è rientrato: i Dodgers hanno imposto che possa lanciare un solo inning a partita, indipendentemente dal numero di lanci effettuato. Non vogliono che debba prepararsi 2 volte. Alla luce di questa limitazione, era il caso di utilizzarlo al nono sul 3-3?

La decsione dei giocatori di Portorico di tingersi di biondo ha scatenato la caccia alla tinta in Patria

Portorico è la prima finalista

La decisione di tingersi i capelli e le barbe di biondo che i giocatori di Portorico hanno preso ha scatenato una vera e propria caccia alla tintura in Patria. Pare che nell’isola le tinte bionde siano addirittura esaurite in molte zone.
Sapremo chi contenderà il titolo di Campione del Mondo ai boricua questa notte. Alle 2 italiane (diretta su FOX Sports, canale 204 di SKY) si affrontano nella seconda semifinale Stati Uniti e Giappone. Il Team USA ha confermato come partente Tanner Roark (Nationals), mentre i Samurai hanno preferito Tomoyuki Sugano (Yomiuri Giants, NPB) a Ishikawa, che fin qui era apparso il loro miglior partente.