E grande Milan sia!

CALCIO, SCHIROPENSIERO, SPORT

Un anno fa eravamo a seguire con preoccupazione il Geometra che elemosinava prestiti e prendeva mezze ali credendo che fosse registi (tipo: Pasalic dal Chelsea), quest’anno non riusciamo a tener dietro al duo Fassone (foto di copertina)-Mirabelli, che porta a casa un campione al giorno e tramuta in realtà quella che sembrava una delle boutade impossibili di mercato (dico l’acquisto di Bonucci).
Dunque, cosa è successo?

Premetto che in qualità di tifosi rossoneri abbiamo tutto il diritto di godere di tutto quello che sta succedendo, senza preoccuparci troppo della solvibilità del nuovo proprietario del Milan Han Li. Oltretutto, le cifre che si fanno nel calcio sono spesso da intendersi in soldi del Monopoli. I pagamenti sono dilazionati in vari anni e le valutazioni sono spesso fatte sulla carta, tenendo conto anche di plusvalenze e minusvalenze. E poi Marco Fassone (che, non dimentichiamolo, è tra gli artefici del progetto Juventus Stadium e ha ricoperto la carica di Direttore Generale a Inter e Napoli) direi che dovrebbe sapere quel che fa. O almeno: io mi fido. Mi sembra una persona seria, anche se magari non è proprio fotogenico.

Al di là di questo, c’è anche un interessante articolo di Arianna Ravelli sul Corriere della Sera che spiega in modo più tecnico dove il Milan sta trovando la liquidità per tutte queste operazioni: attraverso il tesoretto che viene da un bond quotato in borsa.
Il piano industriale del Milan è tipico del mondo dello sport come lo conosciamo tradizionalmente (prima del mantra Stadio di Proprietà): è strettamente legato ai successi sportivi. C’è quindi una percentuale di rischio, perchè non è che i grandi nomi garantiscano le vittorie. Ma è un piano che abbassa notevolmente un altro rischio: quello economico finanziario di Han Li. Che se le cose dovessero andar male (tipo: mancata qualificazione alla Champions League) potrebbe trovarsi in difficoltà con la liquidità con cui rimborsare il fondo Elliott. Ma si ritroverebbe comunque con un valore molto concreto, dato dai contratti firmati con giocatori di primissimo piano.

Che Milan sarà, ancora non si può dire. Manca il centravanti titolare (io mi accontenterei sinceramente di Kalinic; se proprio si vuole un altro in rosa da 7-8 milioni di stipendio, meglio Aubameyang di Morata) e al Milan vengono attribuite tutti i giorni trattative diverse. Comunque, l’arrivo di Bonucci ci dà l’indizio di una difesa a 3 centrali (Musacchio e Romagnoli gli altri 2), visto che questo è il sistema preferito dal futuro capitano e anche dai terzini appena arrivati, Conti e Rodriguez. Biglia sarà al centro, con Kessie e facilmente Bonaventura ai lati. In attacco, conoscendo Montella, è più facile prevedere una punta centrale con un altro attaccante dietro (ad esempio Suso, ma anche Chalanoglu). Ma le mie prendetele per quel che sono: chiacchiere in libertà. Aspettiamo le prime partite per giudicare.

In conclusione: i tifosi del Milan cantano “Fassone uno di noi”. A me, del nuovo Amministratore Delegato piacciono molto la razionalità e l’onestà con cui si esprime, che denotano (mi ripeto) serietà. Ammetto che il milione di stipendio dato al fratello di Donnarumma mi lascia parecchio amaro in bocca. Ma se viene ritenuta una debolezza necessaria per avere un grande Milan, mi…volterò dall’altra parte.