Ci siamo: i Red Sox 2018 sono pronti al via

BASEBALL

Ci siamo. Domani alle 22 italiane inizia la stagione dei Boston Red Sox. Al Tropicana Field di St. Petersburg Chris Sale sale sul monte contro i Tampa Bay Rays e il loro numero uno Chris Archer. Vi presento i Red Sox 2018.

I Rays non sono una delle favorite di una American League Est che tutti vedono ancora una volta destinata a una lunga volata tra Boston e New York Yankees. Secondo il sito MLB.com, gli altri hanno il secondo miglior line up MLB (dopo gli Astros Campioni del Mondo) e il miglior bull pen (davanti agli Indians e agli Astros). La loro rotazione dei partenti è solo settima, giusto dietro a quella dei Red Sox e comunque lontanuccia da Astros, Indians e Cubs.

I Red Sox non rappresentano l’eccellenza, ma dispongono (sempre secondo il sito MLB) anche del quarto line up e del settimo bull pen. Insomma, e non scopro niente di particolarmente nuovo, Boston è una squadra che deve per forza essere in lotta fino alla fine per un posto nei play off. Aggiungo che, dopo 2 vittorie di Divisione consecutive (a 93 partite vinte a regular season) e altrettante eliminazioni al primo turno, l’obiettivo di stagione deve essere per forza l’accesso alla finale dell’American League. Indians e Astros permettendo, ovviamente. E senza contare quelli in pigiama.

Visto che questo tipo di previsioni lascia assolutamente il tempo che trova (la stagione è lunghissima, qualche sorpresa succede sempre, gli infortuni non li può prevedere nessuno. E poi. gli scambi di luglio possono cambiare il volto delle squadre. Vedi quel che è successo con l’arrivo di Verlander agli Astros lo scorso anno), mi concentro sui Red Sox per come li vediamo ora. Inizio riportando il roster con cui Boston è al via della stagione:

LANCIATORI PARTENTI (5) Sale, Price, Porcello, Velazquez, Johnson
RILIEVI (7) Kimbrel, Carson Smith, Kelly, Barnes, Hembree, Walden, Poyner
CATCHER (3) Vazquez, Leon, Swihart
PRIMA BASE (2) Moreland, Hanley Ramirez
SECONDA BASE (2) Nunez, Holt
TERZA BASE (1) Devers
INTERBASE (1) Bogaerts
ESTERNI (4) Benintendi, Bradley, Betts, J.D. Martinez

I Red Sox non iniziano con la rotazione dei partenti al completo. All’Opening Day non saranno disponibili Pomeranz e Wright (che erano trai partenti all’Opening Day 2017) ed Eduardo Rodriguez (che per una parte della stagione è stato fondamentale). Questi lanciatori sono al lavoro per recuperare dai problemi fisici di un anno fa e dovrebbero tornare entro il mese di aprile. I primi 3 partenti (Sale, Price e Porcello) sarebbero stati sempre loro, comunque. E qui occorre puntualizzare che dal ritorno di Price e Porcello ai livelli del 2016 dipende molto del futuro dei Red Sox. Sale lo scorso anno è stato magnifico, ma è arrivato ai play off cotto. Ora, che arrivi a 300 strike out o a rimuovere Pedro dal libro dei record sarebbe bello. Ma tutti (compreso Sale, immagino) preferirebbero vincere come squadra.
Dopo i 3, inizieranno la quarta e la quinta partita della stagione il messicano Hector Velazquez (rookie a 30 anni lo scorso anno) e Brian Johnson, che da tempo i Red Sox aspettano e che avrà finalmente la sua chance.

Anche la situazione rilievi è abbastanza fluida. Kimbrel si è allenato poco con la squadra, visto che era a Boston per seguire l’intervento al cuore della figlioletta neonata. Fino a ieri aveva lanciato solo una ripresa in partite ufficiali di Spring Training. Non era in programma che lanciasse, poi ha chiesto di entrare contro i Cubs (partita vinta 4-2; il record in Spring Training è dunque: 22 vittorie-9 sconfitte e un pareggio. Il migliore delle 30 squadre MLB). E onestamente, è sembrato il solito Kimbrel: 2 strike out, 11 lanci totali, arrivavano bombe.
Come closer, insomma, siamo tranquilli (io, non esattamente; ma lo sapete). Piuttosto, sono curioso di vedere se veramente Cora intende usare Kimbrel anche prima del nono inning.
Non sarà nel bull pen l’attesissimo Thornburg. Sappiamo tutti (e conto di scriverlo per l’ultima volta) che i Red Sox hanno sacrificato Travis Shaw (31 fuoricampo per i Brewers nel 2017) per un rilievo che doveva fare la differenza. Ma Thornburg non ha ancora lanciato un inning per Boston. Dopo l’operazione per la sindrome dello stretto toracico (a lungo confusa con un problema alla spalla dai medici), non è ancora arrivato a lanciare in partita. Entro aprile si spera di vederlo almeno sul monte in Minor League.
Il manager Cora (foto di copertina) conta molto su Carson Smith (che ha perso quasi tutta la scorsa stagione) come principale set up man prima di affidare la palla a Kimbrel. Ma una delle chiavi del bull pen sarà il rendimento delle 2 scelte a sorpresa del manager: il mancino Poyner (che lo scorso anno ha dominato, ma in Doppio A) e il destro Walden (uno di quei giocatori di Minor che gli americani chiamano journeyman). Teniamo conto che ad aprile e maggio raramente i partenti vanno oltre le 5 riprese.

Innegabilmente, il giovane Devers in difesa non convince tutti

Prima di parlare del line up, facciamoci venire un po’ d’ansia. I Red Sox nelle ultime stagioni non hanno mai avuto una gran difesa, ma quella con cui affrontano la stagione 2018 desta non poche preoccupazioni. Cora sembra orientato a puntare su Hanley Ramirez, anche se il suo miglior prima base difensivo è Moreland. Pedroia rientrerà solo a maggio, forse giugno. Il seconda base titolare è Nunez, uomo che certo non brilla per mobilità.
Le vere preoccupazioni vengono però dal lato sinistro del diamante: Bogaerts all’interbase e Devers in terza sono tutto tranne che sicurezze.
E le alternative non pullulano. Anzi, per la verità ce n’è una sola: Brock Holt, eccellente battitore, non proprio un muro difensivo. In Spring Training è stato utilizzato in tutti i ruoli del campo interno.
Si può poi pensare di tirar fuori dal cilindro Swihart (in terza e forse in seconda). Ma le vere alternative per il diamante sono in Triplo A: Tzu Wei Lin all’interbase e De Jesus in terza. Oltre a Sam Travis per la prima base. Marco Hernandez, una gran promessa, è invece lontano almeno un mese dal riprendere a tirare.

Il line up dei Red Sox era ottimo anche lo scorso anno, solo che batteva pochi fuoricampo. Potendo contare quest’anno su J.D. Martinez cambia tutto. Oppure no, visto che J.D. in Spring Training di fuoricampo non ne ha battuto nemmeno uno.
Comunque, personalmente conto sul fatto che i vari Nunez, Bogaerts e Devers supportino le periodiche distrazioni difensive facendo cantare le loro mazze. E come dice J.D. “i fuoricampo sono l’ultima cosa che arriva, durante la preparazione”.

Alex Cora ha tenuto una conferenza stampa di soli 4 minuti dopo l’ultima partita di Spring Training. Ha detto che non è preoccupato per il leggero infortunio di Devers, che domani ci sarà, e che: “Essere la squadra che ha vinto di più in primavera conta poco. Ma abbiamo giocato piuttosto bene, questo conta”.

Come nella stagione 2017, anche i Red Sox 2018 li seguirò con un articolo a settimana. Potrete però trovare aggiornamenti quotidiani sui miei profili social. Su Facebook il mio profilo personale e la mia pagina autore. In particolare su Twitter, seguite l’hashtag #redsoxinitaliano.