Eovaldi per il futuro dei Red Sox

Quale futuro per i Red Sox?

BASEBALL

Il periodo che va dalla fine della stagione 2018 all’inizio di quella 2019 potrebbe insegnare parecchio, su come funziona lo sport professionistico americano. E illuminarci sul prossimo futuro.
I Red Sox hanno vinto le World Series e si preparano a cercare di difendere il titolo più o meno con la stessa squadra. Ma confermarsi è difficilissimo: gli ultimi a vincere 2 World Series in fila sono stati gli Yankees nel 1998 e nel 1999. Per la verità, vinsero anche nel 2000 e persero alla settima partita nel 2001.

I Red Sox nelle prime settimane di mercato hanno confermato 2 dei free agent più richiesti: David Pearce, che ha firmato un contratto annuale, e Nathan Eovaldi, che ha firmato per 4 anni. Si tratta di 2 giocatori arrivati nel corso dell’anno e che sono stati decisivi durante le World Series.
Stando alle dichiarazioni della società, tutto il mercato ruotava attorno a Eovaldi (foto di copertina) e al suo rinnovo è stata data la priorità. I Red Sox hanno preferito impiegare risorse per garantirsi le prestazioni di Eovaldi anziché inseguire un rinnovo pluriennale per il closer Kimbrel.

Boston sta ragionando a lungo termine. Con un monte stipendi altissimo, e che comporterà sanzioni per il regolamento della luxury tax, i Red Sox devono monitorare la situazione dei giocatori che andranno a scadenza a fine 2019. E parliamo di elementi di primo piano come l’interbase Bogaerts e l’asso Chris Sale. Oltre all’altro partente Porcello, che è nell’ultimo anno di un contratto da oltre 20 milioni. Per non parlare del fatto che JD Martinez avrà la possibilità di esercitare una clausola e liberarsi. A fine 2020 saranno poi liberi Mookie Betts e Jackie Bradley.

Il Presidente Dombrowski lo ha detto chiaro: i Red Sox vogliono mantenere la flessibilità per poter vincolare con contratti lunghi alcuni giocatori che ritengono fondamentali per il futuro. I profili vengono per primi in mente sono, naturalmente, quelli di Betts e Sale. Ma certo, i Red Sox sono consapevoli del fatto che una soluzione migliore di Bogaerts come interbase non è tanto facile da trovare.

La strategia per il 2019 è dunque non prendere impegni troppo a lungo termine. Questo, come accennavo, sembra escludere la conferma di Kimbrel, che cerca un contratto da 6 anni. E a quel punto, servirebbe un closer. Anche se i Red Sox non escludono di poterlo scegliere durante lo Spring Training (Barnes e Brasier, stando a Dombrowski, sono candidati per il ruolo)
Parlando del bull pen,  Red Sox vorrebbero provare almeno a confermare Joe Kelly, ma sono dell’idea di offrire contratti annuali o biennali. Per rinforzare il parco rilievi Boston potrebbe certamente sacrificare uno dei 3 catcher (quello che ha più mercato è senza dubbio Swihart), Sam Travis o persino Jackie Bradley. E naturalmente lo staff tecnico spera che l’investimento fatto su Thornburg a fine 2016 dia i suoi frutti. Una certa curiosità (e speranza…) c’è per vedere all’opera il neo acquisto Colten Brewer e alcuni giovani che si sono messi in luce nelle Minors: Darwinson Hernandez, Travis Lakins, Denyi Reyes, Chandler Shepherd.

Boston aspetta anche di liberarsi del pesante contratto di Pablo Sandoval, che peserà sul bilancio ancora per il 2019, anche se Il Panda gioca nei Giants. Questo garantirà, in vista del 2020, ulteriore flessibilità. Ma bisogna farsene una ragione: i Red Sox che inizieranno il campionato 2020 saranno diversi da quelli che hanno vinto le World Series 2018. Nello sport del futuro, ci sarà sempre meno spazio per gratitudine e sentimenti.