Perchè nessuno contraddice Berlusconi?

CALCIO, POLITICA, SCHIROPENSIERO, SPORT

Della vicenda di Silvio Berlusconi c’è una cosa sola che non capisco: perchè nessuno lo contraddice quando (ultimamente spesso) straparla? Non dico mica solo quelli che ha a libro paga (che non condivido, ma posso anche capire). Il problema è che succede anche agli avversari.
Nel 1994 nessuno in Italia ebbe il coraggio di dirgli che l’opposizione, in quanto tale, per forza non lo “lasciava lavorare”. Se no, si sarebbe chiamata “collaborazione”-
Un 10 anni abbondanti più tardi, anzichè dirgli nei denti che le sue opinioni non stavani nè in cielo nè in terra, quando parlava di “elezione del Presidente del Consiglio”, Uolter Veltroni gli ha dato corda. Così in quelle elezioni ci siamo ritrovati il nome del candidato Premier (che volendo sottilizzare, per la nostra Costituzione è più un Primus inter Pares che un Premier) sulla scheda. Con buona pace del Presidente della Repubblica, che si è trovato degradato al ruolo di Notaio.

MILAN-ASCOLI VIAREGGIO CUP 2016
MILAN-ASCOLI VIAREGGIO CUP 2016

Nel calcio siamo arrivati all’apice. Berlusconi ha fatto saltare un allenatore che stava conducendo il Milan a un non certo esaltante sesto posto (almeno, si tornava in una Coppa…), con la consapevolezza che al massimo la rosa aveva le qualità per conquistare il quinto (d’altra parte, si era rinforzato con ben 4 titolari del Genoa dell’anno prima: Niang, Kucka, Bertolacci e Antonelli), per dare la squadra in mano al povero Torello Brocchi, alla prima esperienza in Serie A. E che infatti, è arrivato settimo.
Ora, il nostro continua a vivere sul fatto che una volta ci ha preso: era il 1987, aveva ingaggiato Arrigo Sacchi dal Parma e Sacchi avrebbe vinto lo scudetto. Ma anche qui, nessuno gli ricorda mai che Sacchi aveva vinto la Serie C col Parma ed era poi arrivato a sfiorare la promozione in A.
Prima di perdersi in uno strano (per uno che dal 1992 non ha vinto niente) delirio di onnipotenza, Sacchi almeno a Berlusca glielo faceva notare, quando gli sentiva dire minchiate. Ad esempio, quando voleva ingaggiare un certo Borghi (talentuoso argentino che in Italia combinò quasi nulla nel Como) e non Rijkaard (olandese, un formidabile atleta che Sacchi faceva giocare ovunque).

Berlusconi non ne azzecca una dalla stagione 2011-2012. Prima ha fatto in modo di non rinnovare il contratto a Pirlo, che quello che ha poi fatto alla Juve lo sappiamo. Aveva trovato il modo di stagnare al fido Leonardo (altro non allenatore finito sulla panchina del Milan e poi su quella dell’Inter che, si sa, non può essere da meno), divenuto nel frattempo General Manager del Paris Saint Germain, il brasiliano Pato e di prendere in saldo dal Manchester City nientemeno che Carlitos Tevez. Ma purtroppo (per il Milan) nel frattempo Pato si era fidanzato con la figlia (del Berlusca). L’affare è saltato e Tevez è andato a fare decine di gol per la Juve nei successivi 3 anni.
Allegri il Milan l’ha cacciato a calci e alla Juve ha vinto 2 scudetti, oltre a giocare una finale di Champions League. Saponara nel Milan non ha mai visto il campo e poi nell’Empoli ha fatto il fenomeno. Fernando Torres nel Milan era emarginato e all’Atletico Madrid ha segnato alla prima partita. Matri era nelle giovanili del Milan, lo hanno regalato e poi ricomprato dalla Juve per 10 milioni (ma si sa, quella è colpa di Allegri).
“Noi vogliamo un Milan di giovani italiani” e poi cediamo El Shaarawi (classe 1992, italiano anche per Matteo Salvini, nonostante il cognome) addirittura alla Roma e prendiamo Luiz Adriano (non vecchissimo, ma brasiliano) dandogli un ingaggio da primo della classe per poi non farlo giocare.

A livello di management, era evidentemente tutta colpa di Ariedo Braida, l’unico che ha perso il posto. A livello di gestione, è tutta colpa dei soldi in diritti televisivi che vanno ai club della Premier League inglese. Campionato non a caso vinto dal Leicester, che ha un budget di circa un quarto di quello del Milan. E un budget inferiore al Milan ce l’hanno anche Napoli, Roma, Fiorentina, probabilmente l’Inter e sicuramente il Sassuolo (che ha recuperato 4 punti e ci ha superati nel finale) Non la Juve, d’accordo. Che però gli affari migliori li ha fatti ingaggiando gli scarti del Milan (vedi sopra).

Insomma, anche chi non crede nello spoil system all’americana penso riconoscerà che è ora di cambiare. Basta, rinnoviamo. Con questo budget si può (deve?) fare di meglio.
E poi, la storia dei 30 anni di successi ce la siamo già giocata e rigiocata. La banalità che “verso uno che ha vinto così tanto ci vuole più gratitudine” l’abbiamo detta. Passa al Fantacalcio, Silvio: ti prego. Vi fate una Lega tu, tua figlia e il Geometra Galliani. Altri 5 li trovate tra quelli che non hanno il coraggio di contraddirti. E la squadra la lasciate fare ai professionisti.

P.S. E se vinciamo la finale di Coppa Italia con la Juve, non mi rimangio neanche una virgola