La guida Baldhead (in italiano testa pelata; da lì, non è difficile risalire a perchè attribuisce teste pelate e non le meno originali stelle della Michelin) è un vademecum per chi frequenta gli stadi da baseball IBL (ma non escludo di ampliarla alle città del softball ISL o a baseball e softball visti all’estero…) e vuole concedersi anche qualche pasto con i classici piedi sotto il classico tavolo. Come appurerete leggendo, la guida Baldhead non giudica solo la cucina. L’appendice La garganta del Pato (la gola del Papero, o Nadero in dialetto parmigiano) fornirà un punto di vista supplementare e verrà espressa in anatre.
La guida esiste da tempo, a livello orale. Nel senso che da tempo pochi intimi ricevono il giudizio in teste pelate sui luoghi di ristoro. La creazione di una sezione del sito appariva doverosa.
Avvertenza: la guida Baldhead non ha la pretesa di recensire tutti i ristoranti della zona, ma se qualcuno ritiene che ne abbiamo saltati di imperdibili, ci faccia una segnalazione via e mail.
TESTE PELATE: 1=non mi vedi più 2=se non trovo di meglio 3=sono stato bene 4= tornerò 5=questa è casa mia
In questa prima versione della guida Baldhead, raramente verranno recensiti ristoranti che vanno sotto le 3 teste pelate
Quando (provenienti da Firenze) siete diretti a Nettuno e arrivate a Roma nord, la prima volta potete anche coltivare l’incauto pensiero “ormai ci sono”. Non è assolutamente così. Qualunque scelta facciate (uscire a Roma nord vi obbliga a percorrere tutto il raccordo, proseguire e uscire a Roma sud costa un po’ di più di autostrada, in compenso fa saltare buona parte del raccordo, ma vi pone a un certo punto di fronte a un curvone malefico, per rientrare dalla A1 sul raccordo, che provoca code anche quando non c’è nessuno…) in ogni caso vi restano una quarantina di chilometri di Pontina (la SS 148 è la strada a 4 corsie più stretta del mondo) e non meno di 10 uscite Anzio-Nettuno che vogliono ingannarvi, facendovi uscire nel nulla e lontanissimi da Nettuno.
Fino a qualche tempo fa, c’era la mitica indicazione di Sal Varriale: “Dopo Mc Donald’s, tu gira”. Ma adesso c’è un ingannatore Mc Donald’s in un centro commerciale di Aprilia. Quindi, l’indicazione corretta è: “Dopo secondo Mc Donald’s, tu gira”. E non saltare questa uscita, se no finisci a Latina.
Se la Pontina la volete evitare, potete proseguire per Napoli e uscire a Valmontone. Ma non è una soluzione buona come lo era 10 anni fa. Intanto, Valmontone è l’uscita designata per un neo nato Parco Acquatico, quindi più frequentata che in passato. E poi, i segnali stradali sono ingannatori. Ad Artena, non vi fanno più passare dal centro (il passaggio prevedeva una sosta-porchetta che oggi devo quindi omettere dalla guida) e aggirando Artena vi perderete quasi certamente, annullando il beneficio di aver saltato la Pontina.
Diciamo che uscire a Valmontone ormai conviene solo se venite da Napoli.
Se arrivate da Civitavecchia, state attenti a non uscire a Ostia. Fare la litoranea, è una pessima idea.
Dovevo comunque cominciare da Nettuno. Sia perchè è l’ultimo stadio che ho visitato, sia perchè a questa città mi lega un rapporto particolare. Come ho già scritto su questo sito.
Se siete nella fase che “voglio mangiare qualcosa di veloce”, la vostra scelta è necessariamente Panini Forti, in via Aldo Moro (una via interna rispetto alla strada che da San Rocco va al Poligono). A meno che, naturalmente, non soffriate di gotta o siate vegetariani. Perchè Panini Forti è un posto per carnivori veri. Il gestore Giuseppe è un omone che potrebbe anche intimidirvi, mentre il resto del personale tende a salutarvi con l’appellativo Caro, abbastanza quotato in tutta Nettuno.
Il panino tipico è forte, visto che è quasi obbligatorio guarnirlo con peperoni, cipolle, melanzane, salse (la salsa piccante è certamente fatta in casa). Salsicce, bistecche, hot dog…di tutto. E tutto eccellente. Il menu contiene anche i classici fritti alla romana (fiori di zucca, olive e mozzarelline dalla temperatura interna vicinissima al piombo fuso…addentatele con le dovute cautele). Ma Forti non si riferisce alla natura dei panini. E’ il titolare, che si chiama Forti Giuseppe.
4 teste pelate (sarebbero 5, se si potesse mangiare tutti i giorni così…)
L’esperienza nettunese per eccellenza si fa alla trattoria Al Centro, che si trova in piazza Colonna del Borgo medievale. Il titolare si chiama Roberto, ma ama il soprannome Il Folle, che penso si sia auto conferito. Gestisce il ristorante, che il padre Rodolfo e la madre Fortuna hanno aperto negli anni ’70, assieme al fratello Mauro.Tanto è ciarliero Il Folle (sommelier ed esperto di Diritto…), quanto è silenzioso Mauro. I figli di Roberto rappresentano quella che sarà la terza generazione di gestori del ristorante.
Parlo di esperienza nettunese, perchè dal Folle è quasi scontato incontrare esponenti del mondo del baseball (a cominciare dagli arbitri delle partite che si stanno giocando). E poi, specie alla sera e specie in luglio e agosto, il Borgo brulica di gente e di vita.
Venendo alla cucina, dal Folle io consiglio di optare per un “faccia lei”. Detto al Folle in persona. Il che significa tendenzialmente una selezione di antipasti, freddi e caldi, più o meno tradizionali. La cucina del Folle (Roberto è anche lo Chef) è difficile da giudicare, nel senso che certe scelte sono verso la semplicità più tradizionale, altre anche ardite (pesce spada e funghi porcini, per esempio). Ma il pesce è naturalmente molto fresco e io raccomando di pretendere negli antipasti cozze, telline e moscardini fritti e poi di buttarsi senza esitazione verso una pasta allo scoglio. Dipende dai giorni, ma il Folle vi potrebbe anche proporre una sua creazione a base di pomodorini, della quale potete fidarvi ciecamente. La presenza in menu di orate, cefali o altri pesci del Mediterraneo dipende ovviamente dalla fortuna dei pescatori. Roberto ama servirvi della ottima Falanghina come vino per le portate di pesce.
5 teste pelate
Quando una partita di baseball finisce alle 2.05, di solito la cena è saltata e, prima di puntare sulle noccioline del frigo bar dell’albergo (scelta di pura sopravvivenza…) dovete sperare che il bar dello stadio abbia pietà di voi. Non a Nettuno.
In piazza Mazzini (a pochi passi dalla fontana del dio Nettuno) si trova L’Aristopizza. Il titolare Claudio è un ristoratore particolare, nel senso che la sua attività principale è quella di Antiquario. Romano di nascita, ha pensato che aprire un ristorante a Nettuno fosse una bella sfida. Di certo, noi non potremo che ringraziarlo per sempre. Per il fatto di sfamarci a qualsiasi ora e per l’atmosfera che si respira nel suo locale, terreno ideale per scatenare il sottoscritto, il cronista Rai Vezio Orazi e il fotografo Ezio Ratti in discussioni a tutto campo: dall’Impero Romano al Risorgimento Italiano, si parla fino alle prime luci del giorno dopo.
All’Aristopizza, è bene chiarirlo, si mangia e si beve benissimo. Claudio ha un menu di birre che propone vere e proprie chicche e una lista dei vini in cui ama scegliere non tanto per vitigno (chardonnay, gewurztraminer….è un vero esperto di bianchi nordisti), quanto per cantina, con proposte per tutte le tasche e tutte molto rispettose del palato. La cucina sa come far lievitare la pasta della pizza, conosce l’uso del forno a legna e vi manda sul sicuro con il menu di pesce. Chi non ama il pesce, trova anche dell’ottima carne, molto ben cucinata.
Claudio è sempre alle spalle del suo personale, non si sa mai che vi possa mancare qualcosa.
5 teste pelate
Se avete voglia di un bel tagliere di antipasti e di fantastiche fiorentine, il vostro posto è Dal Golosone.
Questo enorme ristorante si trova esattamente di fronte allo stadio “Borghese”. Ed essendo appunto enorme, non ci sono troppi problemi a trovare un tavolo.
La scelta migliore è andarci prima della partita. Dopo, spesso lo troverete chiuso. Nel caso però sia aperto, potrete vivere un’esperienza unica: quella delle esibizioni delle varie scuole di ballo che sono abbinate come attività a quella di ristorazione.
3 teste pelate (forse sarebbero 4, senza le scuole di ballo)
Nota conclusiva La Garganta del Pato è l’appendice che vuole proporre un punto di vista ulteriore rispetto a quello Baldhead. Ma il Pato in questione, non ha mai potuto esprimere giudizi dei suoi (ama recensire i dettagli per altri insignificanti, tipo: se il ristorante ha potenziali tovaglioli souvenir, e ha un concetto inverso del rapporto qualità/prezzo rispetto alle persone normali).
Quindi, il Pato entrerà in scena solo dalle prossime puntate