Quello che ha detto Ilaria D’Amico è inaudito

CALCIO, SCHIROPENSIERO

“Se ci saranno le coperture finanziarie questa società” ovvero il Milan “avrà fatto un lavoro straordinario…”

Le parole pronunciate da Ilaria D’Amico durante il post partita di Sky della prima giornata di campionato sono inaudite. Il commento non risponde a nessuna logica (non si stava facendo un’analisi sui bilanci delle squadre), fa a pugni con l’ABC dell’etica di qualsiasi giornalista e, oltretutto, è una castroneria. Perché il Milan, se gli affari che ha fatto li ha conclusi, le coperture le ha già trovate.
Prima di andare avanti, aggiungo che non ho comunque apprezzato la decisione del Milan di non mandare a Sky i suoi tesserati. Perché a quel modo non ha punito Sky, bensì i suoi tifosi (almeno uno: me) che aspettavano di sentire le parole di Montella (foto di copertina: tra il DS Mirabelli e l’AD Fassone) e dei calciatori.

La D’Amico non doveva permettersi una frase del genere. Per fortuna sua, il Milan non è quotato alla borsa italiana, se no avrebbe commesso un reato. Ma gli estremi per diffamazione potrebbero anche esserci. Vedremo cosa deciderà il Milan, anche se dubito che ci saranno sviluppi.
Comunque, e nella sostanza, per mettersi al livello della D’Amico basta andare a casa di qualcuno e fare un’osservazione del genere: “Bella. Se riuscirai a ripagare la banca che ti ha prestato i soldi, avrai proprio una bella casa”.

Ilaria D’Amico

Non so in che mondo vive, Ilaria D’Amico. Ma le dev’essere sfuggito che gran parte delle operazioni di acquisizione industriale sono fatte a debito. Le possiamo rivelare anche un’altra cosa: molte operazioni finanziarie sono fatte a debito (o allo scoperto, come si dice in gergo). Azzardando ancora di più, aggiungo che parecchie operazioni al consumo sono fatte a debito da deceni (i famosi acquisti a rate).
SKY, per dire, non si è mai permessa di mettere così sfacciatamente in dubbio che Er Viperetta Ferrero abbia “le coperture finanziare” per le operazioni che fa (al contrario, i giornali economici il problema se lo sono posto…). E non mi risulta che abbia contestato le strategie dei Cragnotti, Tanzi, Cecchi Gori, Ghirardi. Tutti regolarmente falliti (e con gran fracasso…), dopo essere stati altrettanto regolarmente incensati dalla stampa che conta.
SKY nemmeno si è permessa mai di far notare al Geometra Galliani che, quando lamentava lo strapotere finanziario dei club della Premier League, dimenticava di aggiungere che lui arrivava ultimamente dietro in classifica ad Atalanta, Genoa e Sassuolo, che escludo abbiano il fatturato del Milan, anche quando resta fuori dalla Champions.
In compenso SKY, come tutta la stampa sportiva mainstream, sta  provando da anni a venderci la panzana dei miracoli che permette alla Juve lo stadio di proprietà. Laddove il potere economico della Juve deriva sostanzialmente dai diritti televisivi.(fonte: la Money League di Deloitte)

Quanto sopra, per dire della castroneria. Veniamo all’etica: si è mai visto un conduttore di una trasmissione sportiva, che ha in studio fior di opinionisti, esprimere un’opinione così gratuita e, oltretutto, non coerente con la trasmissione? Perché se la D’Amico avesse detto, che so: “Non esaltatevi troppo, milanisti. Avete vinto contro il Crotone e loro hanno giocato tutta la partita in 10” sarebbe stata egualmente insopportabile per il milanista che, prepotente, si agita dentro di me. Ma avrebbe avuto un senso.

L’USSI (Unione della Stampa Sportiva) abitualmente dorme. Ma questa volta ha avuto un’opinione e l’ha espressa a voce alta: “Esprimere dubbi o perplessità sulla sostenibilità di una campagna acquisti così pirotecnica e poderosa come quella del Milan, fatta, tra l’altro, da una nuova proprietà lontana e ancora poco conosciuta, rientra nel sacrosanto diritto di opinione e non rappresenta alcuna offesa nei confronti del club”.
Rientra nel “sacrosanto diritto d’opinione” di un cittadino che parla al bar e non necessariamente esprime autorevolezza, ma un giornalista deve parlare informato. Su che fatti (o su quali fonti) si basa, l’intervento della D’Amico? Perché gli unici fatti conosciuti, sembrano esprimere esattamente il contrario.

Il Tweet di Gianni Riotta che mi ha contrariato

Nel Tweet che riporto sopra, il pur autorevole Gianni Riotta va secondo me fuori strada. Un cronista “deve chiedere”? Quando fa il cronista e l’interlocutore è lì, certamente. Ma nel caso della D’Amico siamo stati a livello di parole al vento o sollevare illazioni. Non scherziamo, perché son cose da prendere sul serio..
Anche questa storia dell’opinione, dietro cui si trincerano le peggio cose, ha francamente rotto. Non tutte le opinioni possono essere espresse alla leggera. E sinceramente, non tutte le opinioni vanno ritenute lecite. Vorrei a questo proposito vedere se la D’Amico si permetterebbe di dire che “speriamo che il gruppo Murdoch dimostri di avere le risorse, per completare l’acquisizione in toto del gruppo SKY”.

Prima di chiudere, c’è un ultimo punto da chiarire. Direi che è assolutamente ridicolo sostenere che la D’Amico abbia fatto la battuta che ha fatto perché fidanzata del portiere della Juventus. E concludo.
Dai colleghi giornalisti mi aspetto una maggior cura nella scelta dei termini. Il bello della diretta andava bene per Pippo Baudo. Oggi siamo nel terzo millennio. Al Milan la D’Amico dovrebbe chiedere pubblicamente scusa. Dal Milan mi aspetto invece una totale trasparenza sulla situazione economico, finanziaria e debitoria. La deve all’UEFA, la deve anche a noi tifosi.