Chiudo, con qualche giorno di ritardo sulle mie intenzioni, il trittico di articoli dedicato alle telecronache di baseball nella stagione 2014. E divago, creando un’ideale ponte con i pezzi che scriverò dall’Europeo di baseball.
Come avrete notato, non è stato confermato Giancarlo Mangini. La scelta è stata fatta perchè si pensava che la cronaca dovesse avere un supporto più tecnico di analisi e meno legato al colore. Diciamo anche che Giancarlo (al quale vanno il mio imperituro rispetto ed eterno affetto) a 83 anni aveva pieno diritto di non essere sottoposto a un impegno stressante com’è una diretta che dura mediamente 3 ore.
Io penso che l’arrivo di Giulio Montanini abbia notevolmente migliorato le telecronache e questo apre un altro argomento.
Quando si discute di baseball in televisione in Italia, lo si fa con l’approccio sbagliato. La domanda: “Perchè non andate a SKY” è, come direbbe un ex Presidente FIBS ed ex Presidente CEB ed ex Presidente IBAF originario di Parma, “Mal posta”.
La FIBS non si trova a scegliere tra una o più offerte. La FIBS prova a proporre i suoi eventi più importanti. L’operazione visibilità televisiva è in perdita, perchè qualsiasi canale televisivo interessato a trasmettere baseball lo vuole fare sostenendo costi limitati. I milioni di euro per i diritti televisivi, quando si parla di baseball italiano, bisogna toglierseli dalla testa.
SKY quest’anno non si è nemmeno voluta sedere a parlare, FOX ha chiarito di non aver risorse, la stessa RAI (a partire dal 2013) ha messo sul piatto della bilancia circa la metà dei soldi che aveva messo a disposizione dal 2002 al 2012. E in ogni caso, l’accordo è sempre stato uguale a se stesso: la Federazione produce, la RAI contribuisce alla produzione e si accolla i costi supplementari per la diretta.
Per migliorare il prodotto baseball non è quindi tanto importante cambiare la rete televisiva che lo trasmette, bensì migliorare la produzione. Questa è in mano a noi e su questa possiamo influire.
Quest’anno abbiamo provato a lavorare sui contenuti. Ho già detto dell’aggiunta della competenza di Giulio Montanini al commento tecnico, ma intendo qui sottolineare la ricerca di contenuti per arricchire la cronaca per immagini e riempire i momenti di pausa. Anche in questo caso le idee sono una cosa, la realtà del budget a disposizione è molto spesso un’altra. Il nostro budget è limitato e dobbiamo cercare di ottimizzare le non tante risorse a disposizione. Per dire, abbiamo avuto a disposizione una cifra pari al 10% del budget totale di produzione per arricchire le cronache. In futuro speriamo di fare meglio, ma i miracoli non rientrano nelle mie competenze.
In ogni caso, chiariamoci: non ha senso paragonare il prodotto baseball italiano con la Major League. Non ha senso dal punto di vista tecnico del gioco e tecnico della produzione televisiva. Quella base di ESPN o FOX vale 8 volte a livello di prezzo quella standard del campionato italiano, che Global Television realizza fin dagli anni ’80.
Colgo l’occasione anche per parlare del baseball europeo in televisione.
Il modello è quello del baseball italiano: ci sono alcune reti televisive (RAI, NOS in Olanda, EUROSPORT) interessate a trasmettere le partite, a patto di averle a costo zero o a un prezzo basso.
La Confederazione Europea (CEB) ha sperimentato con un certo successo il modello italiano, che ho proposto per la prima volta nel 2007 e confermato durante il periodo in cui sono stato Presidente della loro Commissione Media (2009-2013). All’Europeo 2007 sono state prodotte 12 partite da Global Television Services, ma in quel caso la CEB aveva a disposizione risorse provenienti dalla IBAF, che contava ancora sui contributi CIO in quanto Federazione inserita nel programma delle Olimpiadi.
Nel 2010 (produzione Global) e 2012 (produzione NOS) le partite prodotte sono state meno, ma la finale è comunque andata in onda su RAI, Eurosport e NOS.
In questo 2014 (io non ho accettato di guidare la Commissione Media per questo quadriennio; è un lavoro volontario e che non dà soddisfazioni) la CEB ha abbandonato il modello e si è affidata agli organizzatori. Con il risultato che in Germania non c’è un host broadcaster che intenda distribuire il segnale, anche perchè l’unica produzione è quella della TV via web locale (Legionaere TV), che è buona ma non abbastanza per gli standard dell’EuroVisione (non ha i replay) e che in Repubblica Ceca è necessario passare dalla televisione nazionale. Cosa che presenta alcuni problemi (primo fra tutti quello della lingua).
Nella sostanza: le uniche partite prodotte in standard broadcast e disponibili sono la finale e quella che l’Italia giocherà eventualmente con la Repubblica Ceca. Averle non costa moltissimo (qualche migliaio di euro). La palla è nel campo di FOX, RAI e SPORTITALIA. Noi di più non possiamo fare.
Ci sarebbe eventualmente da discutere sul contributo che la CEB sta dando alla visibilità del baseball europeo. Ma la realtà è che la CEB delega agli organizzatori locali ogni cosa. Per dire: a Regensburg i posti riservati alla stampa al coperto e dai quali si possa usufruire della connessione internet non sono più di 5. A Brno potrebbe anche andare peggio.