Dal calcio un vero “richiamo della foresta”

CALCIO, SCHIROPENSIERO, SPORT
Il Milan premiato con il trofeo TIM mercoledì 12 agosto al Mapei Stadium
Il Milan premiato con il trofeo TIM mercoledì 12 agosto al Mapei Stadium

L’altra sera, quando dopo meno di 2 minuti dall’inizio di Milan-Inter del trofeo TIM, dalla curva sud del Mapei Stadium di Reggio Emilia i (sedicenti) tifosi del Milan hanno intonato il coro Interista pezzo di merda, mi sono ricordato del perchè ultimamente entro poco spesso in uno stadio da calcio. Poi è bastato un affondo di Carlos Bacca, con successivo gol del Milan per farmi dire che avevo fatto benissimo a prendere la macchina, imboccare l’autostrada, parcheggiare al primo buco (un parcheggio ufficiale, mi sa che non c’è), camminare fino al Mapei Stadium seguendo la colonna di persone con la sciarpa del Milan, spendere 8 esagerati euro in un panino con salsiccia precotta e coca cola zero, essere perquisito da un tizio con metal detector e aver calpestato diversi piedi per raggiungere il mio posto, dopo essere stato male indirizzato da uno stuard che sembrava capitato lì per caso.

Da noi si fa un gran parlare degli stadi di proprietà. Ecco: mercoledì ero in uno stadio di proprietà del signor Squinzi, imprenditore di punta. Dove ho riscontrato gli stessi problemi degli stadi comunali: posti stretti, personale non sempre addestrato bene, l’effetto Cattedrale nel deserto. Perchè il Mapei stadium riesce nella non facile impresa di non essere vicino al centro e, contemporaneamente, non avere un parcheggio degno di questo nome. In più: c’erano in giro diverse pattuglie della polizia municipale di Reggio Emilia solo per chiudere le strade di accesso allo stadio. Gran bell’utilizzo delle risorse.
Ma me ne accorgo solo io, del fatto che gli stadi vanno concepiti come parte di un quartiere dalla città che li ospita e non come catini in cui rinchiudere qualche decina di migliaia di energumeni e tenerli buoni per 2 ore ogni 15 giorni?

Poi il calcio è bello. Nel senso che quando si inizia a giocare, è molto divertente. E vedere la partita allo stadio è tutta un’altra cosa. E’ vero che non ci sono i replay, ma ci sono i rumori dello stadio, quelli del campo. E ci sono gli altri tifosi.
Mercoledì 12 agosto ho eletto a mio idolo una signora che arrotava la erre parmigiana per insultare Montolivo. Tanto che quando ha sbagliato il rigore che avrebbe dato la vittoria al Milan nella serie con il Sassuolo, pensavo che le venisse un ictus. Poi ci ha pensato il bimbone Gianluigi Donnarumma (classe 1999), che ha allungato il suo 1.96 di altezza per parare un secondo rigore e dare a Nocerino la possibilità di vincere la partita che aveva in precedenza pareggiato.

Il calcio è bello anche perchè c’è il calcio mercato. Ho letto sulla Gazzetta dello Sport del dramma di Romagnoli, neo acquisto del Milan. Voleva il numero 46 di Valentino Rossi, ma gli han fatto notare che Rossi è interista. Allora Romagnoli ha preso il 13 che era di Nesta. Perchè lui deve essere il nuovo Nesta.
Romagnoli si muove in campo con grande sicurezza, ha un bel piede sinistro, è piuttosto rapido. Non so se vale 25 milioni di euro, neanche con il programma di rateizzazione che il Milan ha impostato per prenderlo subito dalla Roma.
Il Milan gode di eccellente stampa. Nessuno ha infatti voluto sottolineare la non indifferente contraddizione che c’è tra volere una squadra di “giovani italiani” e cedere El Shaarawi che, a dispetto del cognome, è italianissimo e classe 1992. Nessuno ha scritto che il Milan compra Romagnoli in 5 rate da 5 milioni l’una e cede El Shaarawi, che il Monaco probabilmente pagherà in una rata sola, per 16 milioni. Quindi gliene restano in mano 11 cash (ad ammortamenti e conto economico e altre quisquiglie, ci penserà…).
A tutte queste girandole di milioni credeteci fino lì. Sono come quelli che spendete voi a Fantacalcio. O meglio: quelli per Romagnoli sono soldi veri e non fantamilioni, ma ci scommetto che non verranno mai versati tutti. Come i 20 per Bertolacci.

Carlos Bacca, neo acquisto del Milan
Carlos Bacca, neo acquisto del Milan

Durante il mercato ci sono gli esuberi, i giocatori che le società vogliono vendere assolutamente. Quindi c’è Nocerino, di cui il Milan si vuole disfare, ma che in realtà gioca e fa gol. Perchè ve ne volete disfare?
Poi c’è Schelotto, di cui l’Inter si vuole disfare. Ma che mi sembra il migliore dell’Inter. Perchè ve ne volete disfare?
Durante il mercato ci sono anche i colpi. L’Inter ha piazzato quello di Kondogbia, un bel giovanotto francese di origine africana di quasi 1.90 che mena certe randellate che fan paura. Giocare a calcio, secondo me, è un’altra cosa. Ma Kondogbia vale 16 milioni di euro.
L’altro colpo dell’Inter è il difensore brasiliano Miranda, che vale 15 milioni, è alto poco meno di Kondogbia e ha iniziato la partita con un liscio per il quale io mi sarei vergognato, quando giocavo da bambino in strada. Pare che l’Inter ce lo abbia in prestito (3 milioni) e che lo possa riscattare a 9. Io forse lo ridarei già indietro. Ma magari sono esagerato….
Il Milan ha preso Luiz Adriano. Direi a prezzo di saldo: 8.5 milioni per un centravanti. Se Romagnoli ne è costati 25 e Bertolacci 20, deve aver fatto un grande affare. O se no, Luiz è molto scarso. Ma scarso non si direbbe proprio, a vederlo. Certo, c’è da capire se ha senso farlo giocare assieme a Carlos Bacca e, soprattutto, cosa farne se dovesse arrivare anche Ibrahimovic.
Ma in attesa che, dopo quella di Romagnoli, finisca anche la telenovela su Ibra, mi sbilancio su Bacca. El Peluca (come lo chiamano nella sua nativa Colombia per la capigliatura) mi ha davvero impressionato: veloce, gran dribbling, tecnica. Un centravanti vero. Sto già accantonando le risorse (quelle sì, solo virtuali…) per prenderlo a Fantacalcio.