Il Milan esulta dopo il gol di Messias alla Roma il 6 gennaio 2001

Abbiamo un Milan da scudetto?

CALCIO

Ignoro volutamente le problematiche relative al COVID-19 e a come potrebbero influire sul campionato di calcio. Mi occupo solo del Milan, sulla base di quello che vedo sul campo.

Dopo la prima giornata di ritorno dello scorso campionato il Milan aveva un punto in più di oggi, 46 contro 45. Era però primo in classifica, con 2 punti in più dell’Inter. Che oggi, rispetto all’anno scorso, ha un punto in più e una partita giocata in meno. Per la cronaca, la prima giornata di ritorno della scorsa stagione si giocò però tra il 30 e il 31 gennaio.

Il girone di ritorno del Milan era iniziato con una vittoria (2-1) a Bologna, propiziata da 2 rigori. Sarebbe proseguito con una larga vittoria (4-0) con il Crotone e poi i rossoneri sarebbero incappati in 2 sconfitte consecutive con lo Spezia (0-2) e l‘Inter (0-3) e avrebbero detto addio al primo posto. Propongo quindi di rifare il paragone sui punti in classifica dopo la quarta di ritorno.

Questo Milan al momento manca di 3 dei 4 titolari della difesa (Calabria, Kjaer, Tomori) e della prima riserva (Romagnoli). Nonostante lo stranissimo ricorso alla privacy quando si è trattato di comunicare che alcuni giocatori della rosa erano positivi al COVID, sembra evidente che Calabria, Romagnoli e Tomori non siano stati convocati per quello. Kjaer invece sappiamo che è infortunato e che lo rivedremo la prossima estate.

Nonostante questo, nella prima partita del 2022 (3-1 alla Roma) il Milan ha giocato bene. Kalulu era alla prima apparizione da difensore centrale quest’anno. Nel primo tempo ha rischiato di farci venire un infarto quando ha sbagliato uno stop e permesso ad Abraham di scattare verso la porta di Maignan. Ma da quel punto è apparso sontuoso. Gabbia, che nell’unica partita da titolare aveva letteralmente legarato un gol alla Fiorentina in coppia con Tatarusanu (altro positivo al COVID), mi è sembrato più timido, ma è stato pure lui efficace.

Il Milan cerca comunque un difensore sul mercato. Lo ha chiesto specificamente (e pubblicamente) l’allenatore Pioli, che evidentemente non è così sicuro dell’affidabilità di Gabbia e Kalulu come le sue dichiarazioni lascerebbero intendere. Vedremo cosa succederà. Lo scorso anno il Milan si è rinforzato con Tomori e mai acquisto è stato più azzeccato. Quest’anno si parla di Sven Botman, olandese classe 2000 del Lille. Diciamo subito che se il Milan proporrà un prestito con diritto di riscatto, è difficile che i francesi si privino di un titolare a gennaio. Il modo ovviamente per riuscire a fare l’operazione c’è: mettere mano al portafoglio con una bella cifra in contanti. Ma dalle parole del responsabile dell’area tecnica Paolo Maldini (“non pensate al Milan di Berlusconi, non puntiamo alla sostenibilità”) non conterei tanto su questa eventualità.

Se il Milan si rivelasse propenso a spendere tanto e subito, credo che questo significherebbe che le possibilità di rinnovare il contratto di Romagnoli si stanno affievolendo. Staremo a vedere, ma un anno fa iniziavo già a parlare della necessità di rinnovare i contratti di Romagnoli e Kessié. E siamo ancora a quel punto.

Sempre parlando di mercato, il Milan sta ancora aspettando di cedere Andrea Conti (Empoli e Sampdoria gli stanno facendo la corte, ma per un paio di settimane ancora potrebbe anche servire al Milan) e Castillejo. Se queste cessioni verranno finalizzate, potrebbe esserci un movimento in entrata per rinforzare il settore dei trequartisti. Se il rapporto con Kessie dovesse chiudersi, non si può escludere la cessione a gennaio con relativa sostituzione. Ma io dico senza esitazione che preferirei giocarmi quel che resta del campionato con Kessie e perderlo a zero, piuttosto che farlo partire ora e sostituirlo con un calciatore che comunque dovrebbe integrarsi.

Ho letto che il Milan da un lato punta a riscattare Pellegri e dall’altro intende darlo in prestito per farlo giocare. Diciamo subito che un terzo centravanti, dietro Giroud e Ibrahimovic, sembra destinato a giocare poco. Quella del settore punte centrali è una questione che vedo più da discutere durante il mercato estivo, quando sarà chiaro se Ibrahimovic continuerà a giocare o meno.

Anche per il settore centrocampisti l’estate comporterà scelte. Saranno rientrati alla base Pobega (oggi al Torino) e il neo acquisto Adli (oggi al Bordeaux, mi sembra più un trequartista che un mediano) e conosceremo il destino di Kessie.

Per ora, mi concentrerei su questo campionato. Ci sono 18 partite del girone di ritorno da giocare e qualificarsi di nuovo per la Champions League è un obiettivo molto realistico. Contendere lo scudetto all‘Inter è un obiettivo più ambizioso. Ma questo Milan non deve avere paura di provarci.

La foto di copertina è tratta da www.acmilan.com