Una stagione con i Boston Red Sox

BASEBALL

Quest’anno ci provo.
Ho sempre pensato che seguire con regolarità una squadra di Major League di baseball per una stagione fosse un’impresa al di sopra delle mie possibilità, ma quest’anno ci provo. E ovviamente ho scelto i Red Sox di Boston, la squadra del mio cuore. Questo è il primo articolo di una stagione con i Boston Red Sox.

Non mi andrà come a Stephen King

Non mi succederà quel che è successo a Stephen King, che aveva ricevuto dall’editore di New York Scribner uno dei suoi anticipi milionari (pare che nei momenti migliori sia arrivato a ottenere fino a 18 milioni di dollari…) semplicemente facendo sapere che, dopo uno scambio di e-mail, lui e un altro scrittore si sarebbero cimentati nel resoconto di un’intera stagione dei Red Sox.
La stagione era quella 2004 e l’altro scrittore era Stewart O’Nan, un nativo di Pittsburgh che aveva iniziato a tifare Red Sox frequentando il Boston College (dove otterrà la Laurea in Ingegneria Aerospaziale, vocazione evidentemente abbandonata in seguito) e ama dichiarare: “Diventare tifoso dei Red Sox è la cosa più bella che mi potesse capitare”.
Stephen King era all’epoca accusato dai tifosi dei Red Sox di portare male alla squadra ed era pronto a raccontare un’ennesima stagione di delusioni. Il tono del libro (Faithful; non ne sono sicuro, ma non credo che sia stato tradotto in Italiano) è proprio questo. Almeno per una buona parte. Perché poi i Red Sox vinceranno le World Series dopo un digiuno di 86 anni e Stephen King si vergognerà anche un po’ per aver definito il manager Terry Francona “simply not intelligent”.
Piuttosto incredibilmente, durante quella stagione 2004, Peter e Bobby Farrelly (autori di Tutti pazzi per Mary) girarono il film Fever Pitch (in Italiano L’amore in gioco; il titolo originale deriva dall’omonimo libro di Nick Hornby, in Italiano Febbre a 90, dedicato al tifo per l’Arsenal di Londra) e gli sceneggiatori Lowell Ganz e Babaloo Mandel dovettero riscrivere il finale in fretta e furia. Protagonista di quel film, assieme a Drew Barrymore, era Jimmy Fallon, che ha oggi raccolto l’eredità di David Letterman come conduttore del Late Show del network statuinitense NBC.

I Red Sox senza Big Papi

Adesso parliamo di baseball.
Per i Red Sox il 2017 sarà il primo campionato (dal 2003!) senza David Ortiz. Big Papi ha chiuso la carriera con una stagione da 151 presenze e media battuta .315, nobilitata da 38 fuoricampo e 127 punti battuti a casa. Oltre a una percentuale di arrivi in base superiore a .400, al suo sesto premio Silver Slugger e la sua decima convocazione per l’All Star Game. Insomma, poteva tranquillamente continuare. Però, a 41 anni compiuti, ha detto che di sport agonistico ne ha avuto abbastanza.
Certo, i Red Sox sono una delle squadre che più può permettersi di rinunciare a un battitore di potenza, per quanto formidabile come Ortiz. Nel loro line up titolare gli unici giocatori a non essere andati in doppia cifra con i fuoricampo nel 2016 sono il terza base Sandoval (a lungo assente) e il catcher Sandy Leon (che non a caso batte nono). La linea di esterni (tutti nati negli anni ’90 e tutti cresciuti nel Farm System) formata da Benintendi, Bradley e Betts sarebbe il fiore all’occhiello di qualsiasi squadra del mondo, ma anche il campo interno con Moreland (arrivato dai Rangers, con cui ha battuto oltre 20 fuoricampo sia nel 2016 che nel 2015) in prima, Pedroia in seconda, Bogaerts interbase e il già citato Panda Sandoval in terza dà assolute garanzie. Hanley Ramirez dovrebbe raccogliere proprio il testimone da Big Papi come designato, almeno fino a quando non sarà completamente a posto con la spalla e potrà dare il cambio a Moreland in prima, specie quando Boston se la vedrà con i lanciatori mancini.
Ci sarebbero i presupposti per una stagione probabilmente trionfale, considerando che il punto di forza dei Red Sox usciti dall’inverno era considerato lo staff di lanciatori. Invece all’Opening Day Boston arriva senza David Price (lanciatore partente, ha problemi al gomito), Drew Pomeranz (partente, è reduce da diversi infortuni) e Tyler Thornburg (rilievo che arriva da Milwaukee per essere il principale set up per il closer Craig Kimbrel.
La rotazione a 3 punte di diamante è dunque ridotta a 2: Rick Porcello (miglior pitcher, o Cy Young, dell’American League 2016) e Chris Sale (arrivato dai White Sox). Altri 2 partenti saranno per ora Eduardo Rodriguez e Steven Wright (lanciatore di knuckleball). Kyle Kendrick, nonostante abbia lanciato bene in primavera e vanti 81 vittorie su 212 gare da partente in Grande Lega, per il momento resta in Florida allo Spring Training di Lega Minore.
Se tutto va bene, Pomeranz entrerà in rotazione il 9 aprile, dopo la seconda gara da partente di Porcello, scelto per l’Opening Day di questa sera (ore 20 italiane a Fenway contro Pittsburgh; gli abbonati a MLB.TV la possono seguire in diretta o domani on demand). Cosa succederà con Price, davvero non si sa. Per ora è in lista infortuni per 10 giorni, ma si può dare per scontato che ad aprile non lancerà. La stampa di Boston addirittura ipotizzava la necessità dell’operazione di Tommy John al gomito, il che significherebbe stagione finita prima di iniziare. Ad onor del vero, i Red Sox smentiscono e pubblicano ogni giorno notizie incoraggianti sulle condizioni del mancino.
Per quel che riguarda il bull pen, considerato che Carson Smith (arrivato con grandi aspettative lo scorso anno e quasi mai sul monte, è stato operato al gomito) non si rivedrà prima di giugno e che Thornburg non è pronto, ha trovato posto sulla rosa dei 25 Joe Kelly. Che non è di primo pelo (classe 1988), ma è considerato pitcher di grande potenziale. Per ora, lo ha mostrato più che altro in Singolo A avanzato.
Purtroppo per i Red Sox, in Triplo e Doppio A non ci sono lanciatori che possano immediatamente aiutare la prima squadra. I prospetti già pronti per il grande salto sembrano il prima base Sam Travis (classe 1992) e il catcher Blake Swihart (1993). Non manca molto per il dominicano Rafael Devers (terza base, classe 1996), che ha impressionato durante lo Spring Training dopo aver battuto 22 fuoricampo a 2 diversi livelli di Singolo A nel 2016. A livello di pitcher sarà necessario aspettare i teen ager Jason Groome (mancino) e Roniel Raudes (destro, viene dal Nicaragua). A questo punto, dovrebbe già essere in Grande Lega il mancino Brian Johnson (26 anni), che però è stato messo fuori gioco l’anno scorso da ansia e depressione.
A mali estremi, c’è ovviamente anche il ritorno sul mercato.

Le avversarie

Un disastroso avvio di partita di Masahiro Tanaka è costata agli Yankees la prima sconfitta della stagione domenica sera. Di certo, gli Yankees restano l’avversaria da battere per Boston, anche se non sono i soliti Yankees cattivi e pieni di vegliardi. La versione 2017 dei Bronx Bombers è una squadra di giovani di prospettiva e che raramente subirà punti all’ottavo e al nono, quando potrà mandare sul monte Dellin Betances e Chapman.
Per quel che riguarda i Tampa Bay Rays (a proposito, è bello vedere Rocco Baldelli suggerire in prima; non scorderò mai che la sua carriera finì a causa di una rara malattia che aumentava in modo esponenziale il suo affaticamento muscolare), molti esprimono dubbi sul bull pen (a parte il closer Colomè), ma se gli altri suoi partenti replicheranno l’Opener di Chris Archer, saranno un brutto cliente per tutti.
Baltimora e Toronto sono squadre molto pericolose in battuta. Gli Orioles vale sempre la pena vederli per le performance di Machado e di Capitan America Adam Jones. I Blue Jays contano su uno dei cattivi per antonomasia della MLB: lo slugger Bautista.

Se il buon giorno si vede dal mattino

Domenica sera si sono già viste 2 partite da ricordare. E marzo è appena finito.
I Cardinals hanno battuto (4-3) i Campioni del Mondo Cubs grazie a un singolo di Grichuk (che aveva battuto un fuoricampo contro Strop all’ottavo) al nono contro Montgomery. Chicago aveva appena pareggiato su fuoricampo di Wilson Contreras. Il coreano Seung Huan Oh ha firmato la vittoria senza brillare.
I Diamondbacks hanno battuto (6-5) i Giants, ai quali non è bastato che Bumgarner (oltre ad andare come al solito in doppia cifra con gli strike out) battesse 2 fuoricampo. Arizona ha completato la rimonta su Melancon e Rodney ha firmato la vittoria pur lanciando male.

Una stagione con i Boston Red Sox

Perché seguire tutta la stagione di una squadra MLB è al di sopra delle mie possibilità? Ma perché giocano tutti i giorni e continuano a fare modifiche alla rosa. Non mi sento infatti di garantire nulla. Ma a fare un articolo a settimana ci provo, oltre a impegnarmi per gli aggiornamenti liberi sui miei profili social.
Proviamoci insieme, dai. Aspetto tutti i fan italiani dei Red Sox.