JD Martinez cover

Sarà l’anno del riscatto per i Red Sox ?

BASEBALL

L’inizio di stagione dei Red Sox non è stato fortunatissimo. Eduardo Rodriguez, il partente dell’Opening Day, salterà il primo giro di rotazione. Il partente di giovedì 1 aprile contro gli Orioles a Fenway Park sarà dunque Nathan Eovaldi. Chi inizierà la seconda partita, ancora non si sa, ma tutti parlano di Tanner Houck, che dovrebbe poi essere destinato a una stagione di Triplo A. La palla poi andrà, nell’ordine, a Garrett Richards, Nick Pivetta e Martin Perez.

Nella disgraziatissima stagione 2020 (24 vittorie su 60 partite; come è noto, il calendario è stata mutilato dal COVID-19), faceva impressione il fatto che, Martin Perez a parte, non era mai chiaro chi sarebbe stato il partente dei Red Sox. Quest’anno è stato fatto un innegabile passo avanti, ma non sono del tutto sicuro si possa dormire tranquilli.

Rodriguez viene da un anno di fermo, Eovaldi non ha mai vissuto una stagione senza infortuni, Richards ha perso la stagione 2019 e nel 2020 ha convinto solo in parte, Pivetta è tutto da verificare. Perez c’era e ci sarà. Penso di poter dire che, al momento, rappresenta l’unica certezza. Chris Sale ci potrebbe essere a partire da luglio. Dovesse rientrare da par suo e in una squada in lotta per i playoff, potrebbe davvero fare la differenza. Ma è reduce dall’operazione di Tommy John, qualche alto e basso gli andrà concesso.

A sentire lo staff tecnico e i commentatori della stampa locale, il parco rilievi è solido. Si tratta di un giudizio che mi preoccupa, visto che si è tentato di spacciare per solido il bullpen della stagione 2019. Ma buone aspettative ci sono senz’altro. Matt Barnes e Adam Ottavino sono i rilievi di punta. Nessuno dei 2 ha fatto il closer a tempo pieno, ma sono convinti entrambi di poterlo fare. Ci sono poi il giapponese Hirokazu Sawamura e Darwinzon Hernandez. Entrambi hanno molto talento, bisognerà valutare l’adattamento del nipponico ai battitori MLB e la continuità del giovane venezuelano. Con Brasier fermo dopo una frattura al mignolo e uno stiramento al polpaccio, si fa molto affidamento anche sull’esperienza di Matt Andriese, su Josh Taylor e sulla sorpresa Garrett Whitlock. Nel corso della stagione al gruppo si potrebbe aggiungere anche il veterano Hector Rondon. Il venezuelano classe 1988, oltre 400 presenze e 92 salvezze con Cubs, Astros e Diamondbacks, ha firmato un contratto di lega minore.

Se i lanciatori terranno Boston in partita, i Red Sox sono destinati a essere competitivi. Questa squadra di punti ne segnerà. Lo dico senza esitazione, visto che il lineup ha nella mazza il fuoricampo dal primo (Kike Hernandez) al nono (Bobby Dalbec). Non c’è più Betts, d’accordo, ma Bogaerts, JD Martinez, Devers, Verdugo, Marwin Gonzalez, Vazquez sono tutti giocatori che garantiscono rendimento in battuta. Hunter Renfroe e Franchy Cordero non sono certo i nomi che solleticano il tifoso medio, ma completano bene la rosa.

Secondo il sito MLB.com i Red Sox sono ventesimi su 30 partecipanti nella corsa alle World Series. A me sembra un giudizio ingeneroso. Che questa rosa sia in grado di mettere in fila Tampa Bay Rays e New York Yankees, non lo darei per certo. Ma neanche mi sento di escluderlo.

Sul ritorno di Alex Cora nel ruolo di manager, non dico niente. Come la penso su di lui si sa. E ho perso il gusto dell’uno contro tutti.

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La foto di copertina è di Jim Davis del Boston Globe