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Stufi di questo calcio mercato

CALCIO

Il mercato del calcio è ormai diventato qualcosa di insopportabile. La quantità di informazioni non verificate che circola è fonte di fastidio per il tifoso e fonte di assoluto imbarazzo per il giornalista.

Un giornalista che raccoglie la voce di mercato (esempio: Cristiano Ronaldo vicino alla Juve) dovrebbe chiamare la società per la verifica. Ottenuto il probabile “no comment”, dovrebbe chiamare l’agente del giocatore e il club nel quale sta giocando (nel caso dell’esempio, il Real Madrid). Facendo per bene i giornalisti, è probabile che mesi di articoli su Ronaldo alla Juve sarebbero stati sostituiti da un unico pezzo: “la Juventus dichiara che sarebbe un onore avere Ronaldo nella sua rosa, ma non conferma la trattativa. L’agente del portoghese non esclude che la Juventus sia tra le squadre che stanno trattando Cristiano e conferma che Ronaldo è intenzionato a lasciare il Real Madrid”.

Ovviamente, non sono così rigido da escludere che su una voce del genere si possano fare speculazioni. Ma intanto, sarebbe corretto presentarle come speculazioni. Non è un delitto fare “2+2” come è stato fatto sul difensore dell’Atletico Madrid Godin: è vicino all’accordo con una squadra di Milano, il Milan cerca un difensore, Godin al Milan. Ma diventa un delitto (giornalisticamente parlando) se la speculazione viene presentata come notizia. Per la cronaca: se Godin andrà a una squadra di Milano, questa sarà l’Inter.

Le notizie sono tali perché hanno una fonte. O perché provengono da osservazione diretta.
Il problema è che chi segue il calcio mercato come giornalista deve riempire pagine di giornale. O ore di trasmissione. E visto che i club non sono delle gran fonti (o meglio: tendono a essere fonti per…una ristretta cerchia di giornalisti), le vanno a cercare altrove. Quindi succede che spesso le notizie che si leggono arrivano dai rappresentanti dei giocatori. Che in quanto tali, usano il dolus bonus per valorizzare maggiormente i loro clienti. Siamo ancora lì: un giornalista degno di questo nome che riceve una soffiata da un Procuratore la deve trattare come tale, quindi con il beneficio del dubbio.

Tutto questo è per dire che la gran maggioranza delle “notizie” che si sentono durante i periodi di calcio mercato sono, se non inventate, di fonte sospetta. Non nego che ci sono serate in cui mi diverto a guardare la trasmissione di calcio mercato L’Originale su SKY. Trovo che Alessandro Bonan la conduca con il tono giusto e che l’impaginazione del programma permetta di distinguere bene tra le notizie verificate, le voci e i momenti di spettacolo puro.

Da milanista speravo onestamente in qualche colpo importante. Ma per ora mi sto solo disgustando. Si sentono le voci più svariate e il Milan ha scelto un profilo talmente basso da risultarmi incomprensibile. Non pretendo che la società vada a sbandierare quali giocatori sta trattando. Ma credo che sarebbe nell’interesse del Milan fare ogni tanto chiarezza. Che strategia di comunicazione è quella in cui si annuncia di non avere in programma colpi eclatanti e poi si mette sotto contratto Higuain? E, parlando della precedente gestione, possibile che nessuno abbia mai smentito il fatto che nel contratto di Donnarumma era prevista una clausola rescissoria? Lo hanno scritto tutti, ma non era vero.

Parlando di calcio, al Milan serve evidentemente un attaccante in più. Cosa che si sarebbe potuta arguire anche in estate quando, uno dopo l’altro, sono partiti Bacca, Kalinic e André Silva. Al Milan servono rinforzi a centrocampo. Mancano Biglia e Bonaventura e l’allenatore ha scarsa fiducia in Bertolacci, Montolivo e José Mauri.
Ma il Milan non può muoversi come vorrebbe sul mercato, a causa dei paletti del Financial Fair Play della UEFA.

Se i paletti in questione verranno rimossi, lo impareremo vivendo. Ma anche in questo caso, le notizie sono molto imprecise. Si è letto che il Milan sarà al TAS l’11 gennaio, ma anche che nel calendario delle udienze TAS di gennaio non era previsto il Milan. La cosa più vicina alla verità è che il Milan ha in programma un incontro con la UEFA. Presumo che, dopo l’incontro, deciderà se formalizzare il ricorso al TAS sulle sanzioni che l’UEFA ha comminato, in particolare sulla tempistica per il raggiungimento del pareggio di bilancio.

Per fortuna, tra poco il Milan torna in campo (Coppa Italia contro la Sampdoria e Super Coppa Italiana contro la Juve) e di mercato si parlerà meno. Mi preme però aggiungere che non sono affatto convinto che giocatori come Sensi e Duncan del Sassuolo rappresentino un miglioramento così evidente rispetto ai Montolivo (fino a 2 anni fa Capitano!), Bertolacci (acquistato a caro prezzo e presentato come il futuro del centrocampo italiano) e Mauri (strappato alla concorrenza grazie a un contratto milionario).

Un’ultima cosa: se il Milan si troverà costretto a cercare plusvalenze importanti sul mercato, io consiglierei il “sacrificio” di Calabria e Cutrone. Sono giocatori cresciuti nel vivaio e non mi sembra diventeranno pilastri del Milan del futuro.