Ma cosa fanno, gli Yankees, chiudono tutto di già?

BASEBALL, SPORT, VIAGGI, World Series 2009

I tifosi dei Phillies e il Tailgating, mutuato dal FootballLa domenica gli americani vanno a prendere la pizza e la mangiano guardando la partita di Football. Ma per me, di queste cose ne potrei fare una: o guardare la partita di Football allo stadio (perchè in televisione, la posso vedere anche a casa mia e non credo di aver visto una partita intera di Football nella mia vita; allo stadio, sarebbe diverso…) o mangiare la pizza guardando alla televisione qualcosa di diverso.
Mentre c’è la partita di Football in televisione, mi metto su internet per cercare di capire cos’è una Township. Perchè Cherry Hill, che è dove siamo noi, è una Township, ma non evidentemente nel senso sudafricano del termine. In Sudafrica le Township sono state, a partire dal 1800, zone urbane riservate ai non bianchi. Stando a Wikipedia, una Township è una forma di municipalità che in New Jersey è alternativa a Village, City o Town. Negli altri Stati, una Township è una forma intermedia di Governo. Un po’ come le Province da noi, mi vien da dire. Onestamente, credevo diJohnny Damon in sala stampa scoprire qualcosa di più clamoroso.

Allo stadio un tifoso espone il cartello: “Le squadre di Phillie hanno vinto a basket, hockey e football. Manca il baseball”.
Ma vince New York. E vince alla sua maniera. Prima dà l’illusione di farsi mettere sotto, quando Chamberlain subisce il fuoricampo del pareggio da Feliz. Poi in attacco ne combina di tutti i colori, compresa una rubata di 2 basi nella stessa azione di Damon. Con la difesa piazzata per lo shift su Teixeira (con il terza base che gioca nella posizione di interbase), Damon ruba la seconda. Sul tiro del catcher, supera Feliz e parte verso il cuscino. Che nessuno copriva.
“Quel che ha fatto Damon è solo istinto” dice il manager degli Yankees Girardi.
“Diciamo che speravo che le mie gambe funzionassero come quando ero giovane” rilancia Damon, che si presenta in sala stampa in canottiera e mostra 2 bicipiti che mi fanno un po’ invidia.

La cosa più bella sono le dichiarazioni del dopo partita.
Un anonimo (diciamo così…) mi confida di aver mangiato 24 camarones al post game party.
A-Rod dice delle banalità talmente…banali, che l’interprete si rifiuta di tradurre dallo spagnolo all’Inglese. Però, quando passa all’Inglese, Rodriguez la spara almeno grossissima: “Per la prima volta quest’anno, a inizio stagione mi sono sentito un underdog“.
In Italiano si potrebbe tradurre come anti eroe, volendo essere politicamente corretti, o sfigato, volendosi fare capire sul serio. Ma si capisce che suona un po’ offensivo, sentire che si sente sfigato da uno che guadagna circa (ma la stima è per difetto) 80.000 dollari al giorno.
C.C. Sabathia invece è completamente fuori: “Lanciare ogni 3 giorni è più che altro una questione mentale”. Certo, infatti dopo le partite vi mettete il ghiaccio su ogni articolazione possibile perchè è una questione mentale….
Anch’io faccio la mia parte. Sal Varriale mi presenta un giornalista che è un suo idolo: “E’ il miglior giornalista di baseball di New York“. E io cosa rispondo: “Ah, piacere. Io sono il migliore in assoluto“.

Lunedì 2 novembre mi sveglio con il panico: se gli Yankees vincono ancora, è già finita. E mi chiedo perchè non ho trovato la maniera per annullare i miei impegni prima e di arrivare per gara 1.
Philly Cheese SteakSiamo a pranzo con Chris Madonna, ex catcher della nazionale, e con un certo Randazzo, che ha un fisico da superfigo e una stretta della mano veramente d’acciaio.
Visto che la menano tanto, ordino anche io la Philly Cheese Steak. Mi aspetto di veder arrivare una bistecca e invece mi arriva un panino. Ci sono striscioline di carne, cipolle e (ovvio) formaggio fuso. Non è proprio qualcosa di memorabile. La cosa notevole è che, come quasi tutto in America, l’hanno inventata gli Italiani. Esattamente i fratelli Harry e Pat Olivieri, nativi della Pennsylvania ma figli di Italiani emigrati direttamente dal Belpaese. La leggenda è questa: nel 1933 Pat Olivieri vendette il primo Steak Sandwich ad un taxista per 10 centesimi. Come sono belle circostanziate, però, le storie degli americani. Tanto che mi vien da pensare che siano vere fino lì.

Visito la famosa Liberty Bell, che è una campana fatta costruire inE' originale, giocare a fare Rocky? Inghilterra e arrivata in America rotta. E’ crepata e ci sono ottime probabilità che, quando venne annunciata l’Indipendenza nel 1776, in effetti non potesse suonare. Però, della Indipendenza è un’icona. Vedete cosa intendo per le storie americane che sono troppo perfette? Il fatto è che di campane di allora avevano questa, quelle che avevano suonato non c’erano più e allora, prendiamo questa, no?
Sono anche stato alla scalinata di Rocky. Pur vergognandomi parecchio, mi sono ridotto a chiedere: “Scusi, dov’è la scalinata di Rocky?”. Ma l’ho fatto solo dopo aver vagato a piedi per il centro sicuro che ci avrei sbattuto per caso. Era un po’ difficile: la scalinata non è in centro, ma alla fine di un viale lunghissimo (quasi parigino) che finisce al Museo d’Arte.

Allo stadio i tifosi dei Phillies sono carichi. Accolgono A-Rod con il simpatico coro: “You use steroids” e se la prendono con il rapper Jay Z (al secolo Shawn Carey Carter, anni 40), che è un noto tifoso degli Yankees (anche bardato di tutto punto), ma che eseguendo la canzone “Empire State of Mind” allo ‘Yankee Stadium’ è stato sonoramente fischiato sul verso: “I make the Yankees more famous than the Yankees do”. Oltraggioso, Shawn, ammettilo.
Nonostante un po’ di ansia nel finale, i Phillies vincono 8-6. Utley colpisce il quinto fuoricampo delle sue World Series, eguagliando nientemeno che Mr October Reggie Jackson.
A proposito di dichiarazioni, lui è abbastanza ordinario: “Non mi piace partecipare alle conferenze stampa come giocare, ma risponderò a tutte le domande”.
Fuori dal normale è la sua pettinatura alla Grease. Ma si sa, la mia è tutta invidia.

1 thought on “Ma cosa fanno, gli Yankees, chiudono tutto di già?

  1. Davvero un bel blog, uno di quelli che ti fa davvero appassionare a questo sport tramite le sue storie parallele. Grazie

    Grazie mille a te, ovviamente questi commenti aiutano a trovare motivazioni per scrivere sempre di più 🙂

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