La Costituzione, questa sconosciuta

POLITICA, SCHIROPENSIERO

Qualche giorno fa un editoriale del Corriere della Sera si chiedeva: “Ma come abbiamo fatto a ridurci così?”. Il riferimento era alla follia, apparentemente inarrestabile, che si è impadronita della vita politica italiana. Perchè in effetti, che il Ministro di un Governo in prorogatio (solo perchè il successivo non c’è ancora; l’articolo prendeva le mosse da questo) si dimetta in maniera plateale e ne esca anche un tormentone, è davvero clamoroso, specie in un paese nel quale non si dimette mai nessuno.
Va per altro sottolineato come un Ministro che sbatte la porta in polemica col Governo sia follia pura, almeno alla luce di una Costituzione che prevede (articolo 95): “I Ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei Ministri e individualmente degli atti dei loro dicasteri”.

Devo ammettere che leggere un’espressione del tipo “ridurci così” e riferita al Parlamento sul Corriere, che per me è sempre stato quanto di più istituzionale ci possa essere, mi ha fatto inizialmente un po’ impressione. Ma a ben pensarci, le dimissioni del Ministro Terzi non è che siano il peggio di quel che ci è toccato di vedere.

Beppe Grillo diventa una furia quando scopre che ci sono ParlamentariBeppe Grillo che non accettano di prendere direttive.
Che strano. Io ero rimasto all’articolo 67 della Costituzione, che recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.

Matteo Renzi accusa il Segretario del suo partito (Bersani) di perdere tempo. Dice Renzi che, se non si è disposti a un Governo delle larghe intese con Berlusconi, tanto vale andare alle elezioni.
Si dimentica, il Matteo, che per andare alle elezioni è necessario sciogliere le Camere (in teoria, se ne potrebbe sciogliere anche una sola, ma nella storia della Repubblica non è mai successo). Le Camere (articolo 88 della Costituzione) le può sciogliere solo il Presidente della Repubblica (“sentiti i Presidenti delle Camere”), che però: “Non può esercitare tale facoltà negli ultimi 6 mesi del suo mandato”. Cioè, adesso.
Ergo: per andare alle elezioni, prima sarà bene che questo Parlamento elegga il Presidente della Repubblica. Se no non c’è nessuno che può sciogliere le Camere.
In estrema sintesi: chi dice che bisogna andare alle elezioni il più presto possibile, dovrebbe puntualizzare che “possibile” è dopo l’elezione del Presidente. Se no, significa che non sa quel che dice. E che ci siano Parlamentari che non sanno quello che dicono su come funziona il Parlamento, mi fa venire la malinconia.

Questa situazione è colpa di molti, se non di tutti.
Quando Walter Veltroni diede corda a Berlusconi per l’indicazione del candidato Premier sulla scheda elettorale, mostrava anche lui di non conoscere la Costituzione. Che all’articolo 92, secondo comma, dice: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri”.
Parla chiaro, la Carta Costituzionale. Non dice: “Nomina il leader della coalizione vincente come Presidente del Consiglio” e neanche “Il vincitore delle Primarie della coalizione vincente”. E nemmeno dice che, in caso di sfiducia, vanno indette nuove elezioni.
E’ possibile che fossero tutti d’accordo a cambiare nei fatti la Costituzione, lasciandola formalmente inalterata, e che poi si stupiscano se le cose vanno male?

Ma che Veltroni e Berlusconi (in particolare, il secondo se ne uscì anche con un memorabile: “Ho scelto i Ministri”; ma poteva solo proporli, perchè li “nomina” il Presidente della Repubblica, vedi articolo 92 già citato) non conoscano la Costituzione, non è che mi stupisca. Chi mi delude è Mario Monti, che liquida il Ministro dimissionario del Governo che non esisteMario Monti come “uno che aveva un suo piano” e non tiene conto di aver giurato su una Costituzione che dice (articolo 95): “Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del governo e ne è responsabile” poi più avanti “Promuovendo e coordinando l’attività dei Ministri”.

Monti, d’altra parte, ha dimostrato ancora una volta che mettere il sedere su certe poltrone è pericolosissimo.
La sera delle elezioni se ne è uscito con il commento: “E’ assurda una legge elettorale che dia un premio di maggioranza così elevato”.
Semmai, è assurda una legge che dia un premio di maggioranza alla Camera in un modo e al Senato in un altro. Ed è assurdo che l’Italia abbia un bicameralismo perfetto con 2 Camere che però funzionano con regolamenti diversi (perfetto un corno, quindi).
E’ assurdo che ci siano autorevoli commentatori che fanno confusione sul significato di Capo dello Stato e Capo del Governo (negli Stati Uniti sono in effetti la stessa persona, non so se è questo il motivo di confusione: dopo tutto, siamo nella NATO….) e che si chiedono perchè non applicare una legge a doppio turno tipo quella per l’elezione dei Sindaci. Non si può perchè, tornando all’articolo 92, il Capo del Governo lo nomina il Presidente della Repubblica e non lo eleggiamo noi. Quindi, per fare una legge a doppio turno dobbiamo prima modificare o l’articolo 92 o, addirittura, l’articolo 83 (“Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento…”) ed eleggere direttamente il Capo dello Stato. O al limite, cercare di capire cosa vogliamo eleggere col doppio turno.

Non so come andremo a finire. Ma so per certo che ci vorranno generazioni, prima di tornare alla normalità. E per abbreviare il processo, è necessario da subito che nelle scuole sia messa come priorità la conoscenza della Costituzione e della nostra Storia.
Se avremo cittadini migliori, non si esclude che un giorno torneremo ad avere Parlamentari decenti.