Nel 1963 la Federazione Europea di baseball decise di copiare il calcio e di giocare una sua Coppa dei Campioni. Aderirono praticamente tutti i paesi membri: Olanda, Belgio, Germania, Spagna, Francia e Italia. Che la Federazione Europea l’aveva fatta nascere.
Da quel giorno l’Italia ha partecipato 47 volte e vinto in 30 occasioni. L’Olanda ha vinto 13 volte e le partecipazioni sono 42 e la Spagna ha partecipato 38 volte e vinto solo altre 3 volte, dopo quel 1963: nel 1964, 1967 e 1968. E negli ultimi 2 casi, le italiane e le olandesi non partecipavano. C’è poi il caso di San Marino: 19 partecipazioni e 2 vittorie. Ma al di là dei formalismi, San Marino è di fatto una squadra italiana, visto che di sammarinesi ne ha 2: il manager Bindi e il lanciatore Ercolani, non una delle prime scelte.
E’ evidente: la Coppa dei Campioni è da sempre un feudo delle squadre italiane. E’ accaduto solo all’inizio del primo decennio di questo secolo che una squadra olandese (il Neptunus Rotterdam) abbia dominato. Si contano 5 vittorie in fila (dall’edizione 2000 all’edizione 2004) del Rotterdam, una (nel 2002) in finale contro un’altra squadra olandese (Mr Cocker HCAW).
Per completezza di informazione, va però sottolineato come in quegli anni la Coppa avesse una formula aberrante: 2 gironi da 4, semifinali e finale secche.
Con questo sistema (chi giocava la finale disputava 5 partite in tutto) hanno vinto ancora 2 Coppe gli olandesi: nel 2007 e 2008 con il Corendon Kinheim. Oggi partecipano 12 squadre (2 gironi da 6), i paesi più alti nel ranking hanno 2 squadre (il che aumenta il livello) e chi arriva a disputare la finale gioca come minimo 8 partite (9, se la serie va alla bella).
Dal 2009 le squadre olandesi sono sparite dalla gara per il titolo. C’è di più: negli ultimi 5 anni la finale è sempre stata disputata da 2 squadre della Italian Baseball League, a parte nel 2010. In quella occasione a contendere il titolo alla Fortitudo Bologna furono i tedeschi di Heidenheim.
Non so se basta questo, per dire che oggi il campionato italiano (la IBL) è di gran lunga quello di più alto livello che ci sia in Europa. Se non basta, aggiungo che la nostra nazionale ha vinto gli ultimi 2 Europei per nazioni (2010 e 2012) e che l’Italia è Campione in carica a livello Juniores.
So bene che in Italia c’è una genia di teste che spuntano dalla sabbia tutte le volte che a baseball si perde per dire: “Visto?”. Teste che godevano come matti, a dire che gli olandesi erano superiori. E come motivavano? Loro vincono.
Visto che di questi tempi vinciamo noi, io motivo di conseguenza.
La cosa che mi dispiace è che la Confederazione Europea (CEB) quasi non si rende conto di avere per le mani un torneo molto interessante. Anzi, prova a renderlo meno interessante con regole bizzarre (i comunitari sono stranieri, massimo 3 stranieri per squadra, indipendentemente da quanti ne concedano le regole nazionali), senza le quali il dominio italiano sarebbe anche più evidente.
Anche qui, mi servo dei numeri: negli anni ’80 e ’90, quando sembra fossimo nell’età dell’oro, alla Coppa partecipavano 2 o 3 nazioni, a parte Italia e Olanda. Nel 1982 la Coppa non venne disputata, ma si giocò per la prima volta la poule B con 6 squadre. Nel 1983 Parma vinse una Coppa con 4 nazioni (Spagna e Svezia, oltre a Olanda e Italia) partecipanti. Insomma, tra poule A e B, si contavano 10 nazioni.
Oggi troviamo 7 nazioni nel tabellone principale e 13 che partecipano alle qualificazioni.
Il baseball insomma va avanti. Anche se c’è chi non se ne accorge. Proprio per questo, non vanno nascosti i problemi. L’Europeo per Club 2014 non ha visto partecipare la Spagna, che è uscita dal tabellone principale (a favore di un secondo club francese) e non era nemmeno alle qualificazioni. Un brutto segnale, visto che la Spagna ha partecipato a 38 edizioni (come presenze, terza dietro Italia e Olanda) ed è uno dei 4 paesi (con Italia, Olanda e San Marino) ad aver vinto il trofeo.
Questo ammetto che lo imparo ora. Ne prendo buona nota. Grazie
Salve,
sono d’accordo quasi su tutta la linea. Segnalo però un errorino che sta diventando sempre più frequente un po’ dappertutto: un cittadino di San Marino è un saMMarinese, non un saNMarinese.
Saluti cordiali,
Davide