I Tedeschi e il rispetto delle regole

BASEBALL, Regensburg 2013, SPORT

La pizzeria Paradiso da Carlo di Regensburg (per la verità, della frazione di Tegernheim) ha un sito tutto in Tedesco, però ha una gestione tutta italiana. Accolgono i clienti con un Buona sera e tra loro parlano Italiano. Fa un po’ Germania anni ’70 e ’80. Perchè oggi gli immigrati Italiani sono molti meno e gli Italiani residenti sono ormai di seconda e terza generazione, più Tedeschi che Italiani.
Sedersi e ordinare bruschetta, pasta fatta in casa, pizza mantiene comunque intatto il suo perchè.
L’unica concessione teutonica che faccio ai menu che ordino al Paradiso è la birra. Perchè qui a Ratisbona c’è la birra locale Kneitinger. Che è naturalmente sconosciuta da noi, ma non ha nulla da invidiaere alle celeberrime Paulaner e compagnia.

Quando ero qui da studente nel 1980, vivevo in una frazione chiamata Veitshocheim. Proprio sul Meno, a pochi chilometri da Wuerzburg.
Le scene impressionanti trasmesse dalla TV tedesca in questi giorniSembra che tutte le città di una certa importanza si affaccino su un grande fiume, qui in Germania. Il che, per la Germania orientale, è diventato una bella condanna. Ho visto scene in televisione che certo colpiscono: persone che piangono perchè hanno perso tutto. Dalle mie parti, quando esonda il Po non è che sia molto diverso. Almeno qui non c’è stato nessuno spunto polemico su come l’uomo avrebbe potuto evitare tutto questo. Anche perchè, penso che non lo avrebbe potuto evitare. E’ ovvio far sorgere città vicino ai corsi d’acqua e si sa che, se piove molto, l’acqua tende ad uscire dal letto del fiume. Nelle zone rivierasche del Po, a inizio secolo, si usava preparare prima dell’autunno il pane con l’acqua del grande fiume (oggi non si può fare, a meno che non si voglia morire intossicati...questo magari l’uomo avrebbe potuto evitarlo: inquinare tutto) come auspicio di una esondazione che rendesse le campagne fertili ma non facesse disastri. Equilibrio con la natura, insomma, è quello che i miei bisnonni auspicavano. E quello a cui, faticosamente, stiamo cercando di tornare.

Quin in Germania al proposito sono parecchio più avanti di noi. Ho già detto che hanno reistituito l’abitudine del vuoto a rendere (allo stadio, la cauzione è addirittura 2 euro, ma la si deposita anche al supermercato). La raccolta differenziata del vetro viene addirittura fatta per colori: vetro verde, marrone e bianco. E nessuno che fa ragionamenti arditi tipo: tanto a cosa vuoi che serva.
Il vantaggio che hanno le autorità qui è che i Tedeschi fanno una cosa che non è nella nostra fantasiosa natura: rispettano le regole. Magari brontolano, ma non si permettono di mettere in atto comportamenti di disprezzo verso le regole.
Ad esempio: in autostrada qui non ci sono limiti di velocità, dal punto di vista teorico. Se non c’è un cartello che pone un limite, uno fa la velocità che crede. Da qui nasce la leggenda di certe Audi che vi sfanalano anche se fate i 190. Ma non appena appare il cartello, questi RALLENTANO IMMEDIATAMENTE, anche se sono in corsia di sorpasso (e questo, lo dico affettuosamente, è proprio da crucchi, perchè se rallenti in corsia di sorpasso e ti arriva dietro la famosa Audi, se ti centra ti manda in orbita). Non c’è verso che facciano altrimenti.

Ecco, non fosse per i loro gusti musicali, sarebbero quasi il massimo, i tedeschi. Ma di questo magari ne riparliamo.