Red Sox division title

I Red Sox vincono la Division, fanno il primo passo

BASEBALL

Questa notte i Boston Red Sox hanno vinto per la terza volta consecutiva l’American League Est. Non era mai successo nella storia dell’organizzazione che vincessero per 3 volte consecutive il titolo di Division.

Sembrava essersi messa male, quando Stanton al quarto ha portato gli altri in vantaggio con un grande slam. Hembree, appena entrato, gli ha lasciato una palla da 88 miglia (da quel che ho visto, uno slider) in mezzo al piatto e Giancarlo l’ha presa in pieno. Il resto l’ha fatto la distanza da casa base alla recinzione in camera da letto (“se sono in pigiama, giocano in camera da letto”, sentenzia il mio socio Magnani) ci sono solo 95 metri. Ovvero la distanza che c’è all’esterno sinistro a Fenway, con la differenza che a Fenway per fare fuoricampo bisogna anche superare un muro di 11 metri.

Non divaghiamo. I primi 4 inning di questa notte non hanno fatto altro che confermare le mie preoccupazioni: il partente (Eduardo Rodriguez) ha avuto bisogno di 100 lanci per arrivare ad avere 2 out al quarto. Dopo aver riempito le basi a suon di ball è uscito. Aveva già subito 2 punti su un fuoricampo di Voit.
Quando Cora ha chiamato il bull pen (Hembree), sono successi i peggiori casini (grande slam di Stanton, appunto; per la cronaca, era il secondo lancio).

Il resto mi è piaciuto di più. Al quinto è entrato Wright. Sarà il vincente, con una valida concessa in 3 inning. Brasier ha lanciato un ottavo perfetto e Kimbrel, pur concedendo una valida, ha chiuso la partita mettendo al piatto Stanton: vendetta pefetta, insomma.

Mi sembra perfetto anche il fatto che abbiam preso a bastonate in casa loro i cosiddetti Bronx Bombers. A trascinare la rimonta è stato Mookie Betts (4 su 5), che ha chiuso i conti all’ottavo con un homer da 3 (il numero 30: solo Nomar Garciaparra, nel 1997, ne aveva battuti 30 per i Red Sox come primo in battuta) sul rientrante Chapman. Ma avevano colpito fuoricampo anche Holt (al terzo contro il partente Tanaka) e Bradley (al settimo per il pareggio contro Green, che si vedrà addebitare blown save e sconfitta).

Con altre 2 vittorie nelle ultime 9 partite (o anche con 2 sconfitte degli Astros di Houston), oltre al titolo di Division, i Red Sox si garantiranno il vantaggio del fattore campo per tutti i play off.
Stabiliranno anche un nuovo record di Franchigia: quello delle vittorie. L’attuale (105) resiste dal 1912. Quell’anno i Red Sox (47 sconfitte, i Red Sox 2018 questo record non lo batteranno visto che ne hanno già 49) chiusero con una percentuale di vittorie di .691 (l’attuale media di Boston è .680; nel 1912 si giocavano 152 partite).
Il lanciatore Howard, detto Smoky Joe, Wood (34 vittorie e 5 sconfitte; sono solo 13 i lanciatori ad avere 30 o più vittorie in una stagione, a partire dal 1900) è il giocatore più noto di quei Red Sox. Wood diventerà poi Head Coach all’Università di Yale. Smoky Joe morì pochi mesi prima del suo compleanno numero 96 nel 1985.
L’esterno centro Tristram, detto Tris, Speaker (soprannominato The Grey Eagle, l’Aquila Grigia; 1888-1958) vinse il premio di MVP. Chiuse con una media battuta di .383, con 53 doppi, 10 fuoricampo (eravamo in piena Dead Ball Era) e 52 basi rubate.
Per la cronaca, quei Red Sox vinsero le World Series battendo i New York Giants.

Come ha detto il Presidente Dombrowski: “Non si vincono 104 partite per caso. Siamo capaci di vincere in diversi modi e questo dimostra che tipo di squadra siamo”.

Il manager Alex Cora dice che la cosa che lo rende più orgoglioso è sapere che gli avversari parlando dei Red Sox come della squadra “che continua a giocare in ogni caso”.
Alla domanda su quale sia il prossimo obiettivo, Cora ha risposto: “Immagino avere il miglior record e quindi garantirci il vantaggio del fattore campo”.

Questo significa, come detto, vincere almeno 2 delle prossime 9 partite. Cora ovviamente pensa più alle 11 vittorie che servono in ottobre, dalle Division alle World Series. Ma pensa anche che, per ottenerle, dovrà innegabilmente mettere a posto lo staff dei lanciatori.

Cora sembra avere le idee abbastanza chiare su come usare i lanciatori. Ha già scelto 2 dei 3 partenti della serie di Cleveland con gli Indians: Sale questa notte e Porcello sabato. Chi inizierà domenica lo deve ancora valutare. Le 3 partite con gli Orioles le lanceranno Eovaldi, Price e Sale. Dopo il giorno di riposo si chiude la stagione a Fenway contro gli Yankees e in pedana andranno Porcello ed Eovaldi nella prima e Rodriguez nella seconda. Cora deve ancora scegliere il partente per l’ultima di regular season, ma non sarà né Sale né Price. I Red Sox non li vogliono mostrare troppo ai possibili rivali delle Division Series. Per entrambi si prepara una gara simulata.
Per il closer Kimbrel è pronto un piano di lavoro basato sul numero delle riprese e non sulla situazione delle partite. Sulla scelta degli altri rilievi, il manager sta facendo (comprensibilmente) il misterioso.