Chi avrebbe mai pensato di andare a Barranquilla

Mondiale Under 23 2018

La Colombia è un Paese enorme. Ha un territorio di oltre 1.1 milioni di chilometri quadrati. Per dire: l’Italia, incluse Sicilia e Sardegna, supera di poco i 300.000. Con questo articolo inizio una serie di pezzi sul Mond

Mentre il volo Iberia stava iniziando la fase di discesa verso Bogotà, riflettevo su quanto so della Colombia. Ci è nato Faustino Asprilla, calciatore che ebbe un lungo quarto d’ora di popolarità a inizio anni ’90. Salvo poi perdersi per strada. La Colombia è anche la Nazione del narco traffico. E naturalmente, è il Paese che ha dato i natali a Gabriel Garcia Marquez. Ma della Colombia, mi sono detto, so veramente poco.

In Colombia ci sono venuto per il Mondiale Under 23 di baseball. Il mio viaggio è durato per tutto un interminabile mercoledì 17 ottobre, iniziato (con la sveglia alle 5) in direzione Milano Linate. La prima parte del viaggio è stata molto piacevole. Mi ero pagato un upgrade in business sulla tratta Milano-Madrid. A parte il posto più comodo per le 2 ore di volo, questa spesa mi ha permesso di utilizzare la lounge della British Airways a Linate. Potete dire quello che ne avete voglia, e probabilmente sono io che sto invecchiando, ma certi piccoli privilegi fanno una bella differenza.

Ho un ricordo confuso di una celebrazione dell’indipendenza dalla Colombia di Panama. Era il 2003 e cadeva giusto un secolo da quando la separazione di Panama aveva portato al definitivo disfacimento della Gran Colombia, lo Stato nato dal sogno indipendentista di Simon Bolivar. Nel 1810 la Colombia aveva dichiarato la sua indipendenza dalla Spagna e nel 1819 il suo status era stato riconosciuto. Era nata la Gran Colombia, ma nel giro di 20 anni si sarebbero separate il Venezuela e l’Ecuador. Pensate cosa doveva essere, come estensione territoriale, visto che ancora oggi confina a nord con Panama e a sud con Brasile, Ecuador e Perù.

Ho preso atto del fatto che a Bogotà faceva abbastanza freddo. D’altra parte, la capitale si trova a quasi 1.800 metri di altitudine. Mi sarebbe piaciuto visitare Bogotà, ma sono rimasto solo qualche ora.
Al cambio ho ottenuto per 100 dollari americani poco meno di 300.000 peso colombiani. Il tasso di cambio non era da amico. Ho constato anche che cambiare valuta qui non è un’operazione così ordinaria. La ragazza continuava a ripetermi che dovevo tenere la ricevuta. E poi mi hanno preso addirittura le impronte digitali.

Bogotà è una megalopoli da più di 8 milioni di abitanti. Ma non è che Barranquilla sia piccola: più di un milione di abitanti. Si tratta di una città che ha vissuto una crisi nerissima e ora viene letteralmente ricostruita. Sarà perchè il costruttore Jimmy Char, Presidente della Federazione baseball della Colombia, è cugino del Sindaco Alex Char.
A Barranquilla è nata Shakira, che è la gloria locale assieme all’ex giocatori di baseball Edgar Renteria, al quale addirittura è stato dedicato il nuovo e modernissimo stadio. Di cui naturalmente avrò modo di parlare diffusamente.

Sindaco Barranquilla
Alejandro Char, Sindaco di Barranquilla

Lo stadio si trova nella zona industriale di Barranquilla. Devo ancora capire se la città ha attrattive particolari. E non voglio contare sul fatto che le scoprirò nel giorno di riposo. Perché è un pensiero che normalmente porta una certa sfiga, che si traduce in pioggia e partite rinviate proprio al giorno di riposo.

Fa caldo a Barranquilla. Ma qui rimediano tenendo l’aria condizionata a 18 gradi. Che è una temperatura che io per casa mia considero troppo fredda a metà gennaio.