La giornalista della sezione Op-Ed del New York Times si è dimessa e denuncia "ambiente di lavoro ostile" e "bullismo". Ci spiega che "la verità si raggiunge con un percorso collettivo e non è privilegio di pochi". Come mai la...
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Vi parlo di viaggi, letteratura, sport, cinema, televisione…non necessariamente in quest'ordine
L’articolo 3, comma 5 della legge 148 del 2011 stabilisce che i giornalisti professionisti debbano svolgere attività di formazione continua. In questa sezione del sito relaziono sui corsi che seguo e sugli approfondimenti che sono stato stimolato a fare dopo aver seguito i corsi.
La giornalista della sezione Op-Ed del New York Times si è dimessa e denuncia "ambiente di lavoro ostile" e "bullismo". Ci spiega che "la verità si raggiunge con un percorso collettivo e non è privilegio di pochi". Come mai la...
Leggi tuttoQuesto articolo va visto un po' come complemento alla serie dedicata alla gestione di un Ufficio Stampa. Anche se rispondo ai vari inviti che mi sono stati fatti a esprimermi sulla comunicazione FIBS da quando non faccio più parte di...
Leggi tuttoIn questo articolo faccio una sintesi delle linee guida sulla riforma dell'Ordine dei giornalisti che il Consiglio Nazionale dell'Ordine ha fatto pervenire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E propongo una mia riflessione
Leggi tuttoSi sono incontrati Davide Casaleggio e Matteo Salvini? Stando a Repubblica sì, stando al Movimento 5 Stelle no. Si finirà in Tribunale per una questione del genere?
Leggi tuttoUn giornalista ha come missione primaria quella di raccontare la verità. Come affermazione, capisco che possa sembrare impegnativa, sia per i ricorrenti casi di giornalisti che sposano una causa e decidono di smetterla di raccontare la verità, sia per il...
Leggi tuttoMartedì 18 aprile ho seguito un interessante seminario/corso (nell'ambito della formazione continua dei giornalisti) sulla post verità. In questo articolo faccio le considerazioni conseguenti
Leggi tuttoPerchè il linguaggio della politica è caduto così in basso? Il giornalista inglese Sam Leith fa un confronto tra "l'insalata di parole" di Donald Trump e gli slogan colti ma inefficaci di Hilary Clinton o della campagna per il Remain...
Leggi tuttoIl Financial Times che, si sarà capito, sullo studio del mondo dei media per me rappresenta un importante punto di riferimento, sostiene che se si somma il fatto che i contenuti di qualità siano spesso a pagamento con la crescita...
Leggi tuttoUn corso di aggiornamento professionale mi ha permesso di entrare in contatto con Giuseppe Tassi, il direttore di QS che finì sulla graticola per un titolo infelice
Leggi tuttoQuando si parla di crisi del giornalismo bisognerebbe sempre fermarsi a riflettere su questo: siamo proprio sicuri che tutto il giornalismo sia in crisi?
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