Star Trek, alieni e dinosauri

Asia Series 2013, BASEBALL, le mie bestie

Oggi era giorno libero. Con il volo prenotato per le 23.50 a Taipei e il pur prudente appuntamento per le 19 per la partenza dall’albergo, c’era quasi di che annoiarsi. Ma io la soluzione ce l’avevo.

La Star Trek Exhibition è a Kaohsiung, non Taichung
La Star Trek Exhibition è a Kaohsiung, non Taichung

Taiwan è infatti l’unico paese al mondo oltre agli Stati Uniti che ospita la Star Trek Exhibition. Ero a Phoenix a marzo e la Exhibition ci è arrivata a ottobre. A Taiwan resta fino a febbrario. E’ chiusa il lunedì e oggi è giovedì. Non è il Capodanno cinese: tutto in ordine
E’ onestamente una cosa un po’ da malati, ma (penso) anche un’occasione unica. Nel 2009 ero andato a Las Vegas per vedere la  Star Trek Experience (una roba forse anche più da matti, anche perché ero a San Diego, non proprio a 2 passi; la Experience è (forse era…) una simulazione di quel che avveniva sull’Enterprise ed  era esclusiva dell’hotel Hilton, che l’aveva rilevata dagli Universal Studios di Hollywood. La Exhibition è una mostra). Una  volta a Las Vegas, avevo scoperto che l’attrazione era chiusa a tempo indeterminato. In effetti, non ha ancora riaperto e pare che l’Hilton abbia perso i diritti.
Comunque, ho chiesto alla ragazza della reception dello Splendor di scrivermi l’indirizzo (mi ero diligentemente fotografato un manifesto) e ci sono rimasto male quando la ragazza mi ha chiesto: “Ma vuoi andare a Kaohsiung?”.
Come, Kaohsiung! Sono 250 chilometri e in auto ci vogliono più di 4 ore. Anche con il treno veloce, servono 90 minuti.

Non era fattibile. Ma sono un ragazzo con parecchie frecce al suo arco e così ho scoperto che

Il fossile di Archeopteryx
Il fossile di Archeopteryx

il Museo di Storia Naturale del quale ho già parlato in questo sito ha rinnovato il padiglione dedicato ai dinosauri e ospita una mostra permanente sulla cultura aliena.
L’ingresso al Museo costa 100 dollari di Taiwan, ovvero i soliti 3 euro scarsi. Ma il biglietto supplementare per entrare a vedere la collezione aliena ne costa 250. Inspiegabilmente, vedremo perché.
Comunque, partiamo dai dinosauri. Che abbiamo scoperto avere come discendenti sulla terra di oggi, più che i rettili, gli uccelli. Non è una novità, questa teoria. Se ne parla già nel film Jurassic Park. Va detto che tutto risale in effetti al 1861, quando in Germania (a Solnhofen in Baviera) venne scoperto il fossile di un animale della dimensione di un piccione ma con denti appuntiti. Se non avesse avuto le piume, sarebbe stato considerato un dinosauro e, secondo molti, rappresenta il classico anello di congiunzione tra il dinosauro e l’uccello. Venne chiamato Archeopteryx ed è l’uccello più antico (sarebbe vissuto 150 milioni di anni fa) di cui si ha notizia.
Oggi al Museo, mischiato tra gli studenti, ho scoperto che è proprio la scuola cinese, quella che più insiste sull’ipotesi che gli uccelli siano discendenti dei dinosauri. Anche perché in Cina sono stati ritrovati interessanti fossili che sembrerebbero provare i vari stadi dell’evoluzione. In Europa non la pensano tutti così. C’è un gruppo di ricerca che si autodefinisce BAND (Birds Are Not Dynosaurs) e che ritiene che le piume e le altre similitudini (tipo le ossa cave) non provino la discendenza degli uccelli dai dinosauri.
Al  Museo ho anche preso visione del fatto che in Cina la teoria sul volo più sposata è quella che sostiene che i volatili si siano prima arrampicati sugli alberi e poi abbiano ritenuto il volo una maniera più dolce di scendere. In Europa si dà abbastanza per scontato che i volatili siano partiti da terra e abbiano sviluppato l’attitudine. Ma se ci penso bene, trovo più logica la teoria del volo iniziato sugli alberi.

Anche nella sezione dedicata alla cultura aliena si parla di volo. La mostra flirta con il

Il manifesto della mostra sulla cultura aliena
Il manifesto della mostra sulla cultura aliena

concetto che ci sia vita su pianeti diversi dalla terra. E visto che non c’è nessuna evidenza (anche se le probabilità sono piuttosto elevate, considerate le centinaia di miliardi di stelle che ci sono solo nella Via Lattea, la nostra galassia) che esista un pianeta simile alla terra, quello che i più visionari (allievi del grande Sagan, morto nel 1996) cercano di immaginare è che si siano sviluppate forme di vita in condizioni diverse. In caso di inferiore gravità, ad esempio, perché non pensare a esseri intelligenti che si spostano volando?
Non sto parlando di fantascienza. Aurelia e Blue Moon sono 2 ipotesi di pianeti sui quali potrebbe essersi sviluppata la vita. Per essere più precisi: Aurelia sarebbe un pianeta orbitante attorno a una stella rossa nana. Blue Moon il satellite di qualche pianeta gigante gassoso. Questo tipo di studi basati su mere ipotesi li stanno conducendo gruppi di ricerca anglo americani. La differenza tra la scienza di Newton e la scienza dopo il Principio di Indeterminazione di Eisenberg è, per farla breve, che Newton provava le cose con fatti concreti (la mela che gli cade in testa e gli fa pensare che ci possa essere la forza di gravità), mentre oggi è tutto basato sulle probabilità. Certo, per noi persone non dotate di mente matematica, il concetto può apparire oscuro. Ma il senso è che per gli scienziati non esistono più fatti certi, solo fatti più o meno probabili di altri.
Proseguendo nella visita della mostra sulla cultura aliena ci si imbatte naturalmente nella riproduzione del corpo dell’alieno di Roswell. Il mito dell’astronave caduta nel New Mexico nel 1950 è qui trattato come qualcosa accaduto per certo e che è stato coperto.
Personalmente, alla vicenda di Roswell non credo. Penso che la mostra sulla cultura aliena sia divertente, ma non tanto da far pagare l’ingresso 2 volte e mezzo il prezzo che si paga per visitare il Musero. Va comunque aggiunto che il souvenir shop propone alcune chicche (tipo una pennetta USB a forma di alieno) che costano molto di più del biglietto di ingresso. E che io, ovviamente, non potevo lasciarmi sfuggire.