Red Sox, arrivano Yankees e Blue Jays. Si fa sul serio

BASEBALL

Dalla notte di martedì 8 maggio si fa davvero sul serio. I Red Sox sono attesi da 6 partite in trasferta: 3 sul campo degli Yankees e 3 a Toronto contro i Blue Jays. Si tratta delle 2 squadre con cui Boston (fin qui, il miglior record della MLB: 25 vittorie e 9 sconfitte) si giocherà l’American League Est. Gli Yankees stanno facendo sfracelli e hanno il secondo miglior record delle Grandi Leghe: 2410. Sarebbero, per intenderci, primi in tutte le altre divisioni. Neanche i Blue Jays stanno andando male: 1916. A Est sono terzi, al Centro sarebbero primi, visto che guida Cleveland con un record .500 (1717).

Affermo l’ovvio dicendo che “la stagione è ancora molto lunga”. Resta il fatto che noi tifosi esagitati non ci possiamo permettere questo tipo di ragionamento. Vogliamo essere in testa dalla prima all’ultima giornata. Quindi, il nostro orizzonte temporale è limitato. Nello specifico, il mio ha 3 date: martedì 8 maggio (Pomeranz-Severino), mercoledì 9 maggio (Price-Tanaka) e giovedì 10 maggio (Porcello-Sabathia). Il week end e le sfide di Toronto mi sembrano lontanissimi.

Saranno ancora primi i Red Sox venerdì 11 maggio? Dirlo, così su due piedi, è difficile. Anche se le prime 2 sfide sembrano favorire quelli in pigiama. Pomeranz e Price hanno iniziato il campionato con un rendimento altalenante (eufemismo) e non si sa davvero cosa aspettarsi. Oltretutto, l’attacco degli Yankees farebbe stare in apprensione anche uno come Sale, per dire.
L’attacco a righine è da temere anche per Rick Porcello, che però fin qui è stato semplicemente strepitoso. E non ci resta che sperare che continui.

La stampa di Boston invoca per la serie a New York la panchina per Nunez (rientra Holt) e Bradley (Moreland in prima, Hanley designato, JD esterno sinistro e Benintendi al centro). La stampa di Boston ha di solito poca pietà, ma stranamente mette sotto tiro Bradley e non Benintendi. Che non è che stia facendo molto di più.
Penso che il manager Cora li (la stampa di Boston) accontenterà, anche per cominciare a fare i conti con i broncini dei campioni. Che nel prossimo mese tenderanno ad aumentare.

Il rientro di Pedroia renderà a tutti gli effetti inutile la presenza di Swihart. Che è un eccellente giocatore, ma non trova spazio. E non può restare in rosa come terzo catcher. A quel punto, gli utility a disposizione sarebbero già 2: Holt e Nunez. Il problema è che non può (qui lo intendo in senso letterale: lo dice il regolamento) nemmeno andare in Minor League. Sui blog circola la voce che i Red Sox sarebbero interessati a scambiarlo con Matt Harvey, lanciatore (ed ex stella) dei Mets di New York. I Mets avrebbero bisogno di un catcher e Swihart sarebbe una soluzione. Devono anche liberarsi, entro sabato, di Harvey. Boston non so se ha davvero bisogno di un partente (è quasi pronto a rientrare Wright). Però potrebbe aver bisogno di un lanciatore non appena rientrerà Thornburg, visto che Brian Johnson è nella stessa situazione di Swihart: non può andare in Minor League. E Thornburg è un rilievo corto o cortissimo, non lo si può utilizzare nei primi inning, se il partente si trova in brutta serata. E non so se Cora e il suo staff si fidano abbastanza di Velazquez.
Thornburg, se al meglio, potrebbe per altro aiutare a fare il definitivo salto di qualità un bull pen che, anche senza di lui, se la cava mica male. E’ appena stato votato bull pen della settimana.

Insomma, c’è tanto di cui occuparsi, se si seguono i Red Sox in questo secondo mese di stagione. Mi immagino il Presidente Dombrowski in riunione continua con il suo staff e Cora seduto nel suo ufficio pronto a dare le cattive notizie ai giocatori di cui non ha più bisogno.

Poi, da martedì notte, vediamo di che pasta siamo fatti. Se, ad esempio, oltre ai fuoricampo (46, meno di Blue Jays, 51, e Yankees, 48, ma sempre la settima squadra MLB) riusciamo a segnare costruendo punti. Giusto per quelle occasioni in cui gli altri trovano un pitcher che non ti fa veder palla. Tipo Mananea degli A’S a metà aprile.

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