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Nelle Division Series i Red Sox trovano i rivali di sempre

BASEBALL

E Gobbi d’America siano! Nelle Division Series i Red Sox si trovano di fronte i rivali di sempre, una sorta di Juventus del baseball. Per una sfida che accende i più sani dei sentimenti tra uomini di sport. Come dice il mio socio Magnani, c’è semplicemente il rischio di “far finire delle amicizie”.

La prima partita dei play off 2018 i Red Sox la giocano contro gli Yankees. Che da un lato non è una bella cosa, visto che quelli in pigiama già lo scorso anno partirono dalla Wild Card e finirono con l’eliminare gli Indians nelle Division Series. Nella finale dell’American League persero alla settima partita contro gli Astros, futuri Campioni.
Dall’altro lato, è così raro giocare nella post season contro quegli altri, che noi tifosi non possiamo che fremere in vista della serie al meglio delle 3 vittorie su 5 partite.

Chris Sale è il lanciatore designato per la notte di venerdì 5 ottobre, gara 1. E si sta preparando alla partita da settimane. Sale ha lanciato poco in settembre, meno di 20 inning, ma continua a lanciare nel bull pen. La sua ultima seduta è stata giusto ieri.
Il manager Alex Cora ammette che è un super lavoro, per uno che deve lanciare da partente tra un paio di giorni. Ma ha anche detto ai giornalisti: “Non mi metto certo a discutere della preparazione di Sale, un pitcher che ha sempre fatto bene in tutta la sua carriera. Sa quel che fa e il pitching coach LeVangie è d’accordo con lui”.

In attesa del roster definitivo, apprendiamo che i Red Sox hanno deciso di lasciare a casa l’interno Tzu Wei Lin, lo slugger Sam Travis, il lanciatore Robby Scott (sono nel centro d’allenamento di Fort Myers, Florida, per tenersi comunque pronti a una chiamata, se Boston supererà questo primo turno). Non saranno nei 25, ma rimarranno con la squadra, i lanciatori Hector Velazquez e Brian Johnson. L’interno Brandon Phillips è stato lasciato libero.

La rosa insomma è fatta. Mancano solo un paio di lanciatori da aggiungere al bull pen. Dopo Sale, lanceranno da partenti Price e Porcello. Considerato che Eovaldi dovrebbe iniziare la quarta partita, e che sarà disponibile nel bull pen venerdì, oltre a Kimbrel il parco rilievi prevede per certo Eduardo Rodriguez, Wright, Brasier e quasi certamente Barnes. Ballano 2 nomi, che verranno scelti da una rosa che comprende Kelly, Hembree, Workman, Pomeranz e Poyner.
Inutile nascondersi il fatto che il rendimento dei lanciatori di rilievo non lascia per niente tranquilli. Non c’è un pitcher che, inserito nelle riprese finali, abbia lasciato a zero gli avversari con continuità. E lo stesso Kimbrel ha evidenziato problemi di controllo che non erano mai emersi prima.

Veniamo al resto della squadra. Nelle Division Series Cora certamente alternerà diversi giocatori in alcune posizioni. In terza base sono in lizza il giovane Devers e il veterano Nunez, ma potrebbe trovare spazio anche Holt. In prima base le 2 alternative sono Moreland e Pearce e perché non Holt, visto che la sua mazza è calda…). In seconda base la prima scelta è Kinsler, ma potrebbe trovare spazio anche Holt (ancora!). E i Red Sox avranno 3 catcher (Leon, Vazquez e Swihart; qui Holt non c’entra…) nella rosa per le Division Series.

New York non ha ancora annunciato il partente per venerdì sera. Ma nelle prime 2 partite (a Boston) mi aspetto di vedere Masahiro Tanaka e CC Sabathia. Non è detto che lancino in quest’ordine. Per gara 3 (a New York) dovrebbe tornare disponibile Severino, che ha vinto la partita per la Wild Card. E il quarto nome è Happ, che ha lanciato contro i Red Sox nell’ultima di regular season.

I Red Sox sono la squadra che ha segnato di più, ma certo un line up che mette in fila Mc Cutchen, Judge, Hicks, Stanton, Voit, Greorius e che ha Gleyber Torres come nono, fa paura a qualsiasi lanciatore. New York si può permettere di utilizzare Gardner come pinch hitter. Non è poco. In compenso, il catcher Gary Sanchez non è esattamente un baluardo difensivo. Potrebbe esserci l’occasione di correre parecchio, per Boston.
A differenza dei Red Sox, quegli altri hanno anche un bull pen assolutamente affidabile: Betances, Robertson, Britton e Chapman potrebbero tutti essere closer di primo piano in qualsiasi squadra del mondo. Quindi, i nostri eroi potrebbero trovare più complicato risolvere le partite con rimonte nel finale, cosa che è stata il marchio di fabbrica dei Red Sox di Alex Cora.

Boston ha chiuso la regular season con lo storico record di 108 vittorie e 54 sconfitte. Ma il 10072 di quegli altri li avrebbe visti trionfare nella Division con 7 gare di margine sia nel 2016 che nel 2017 e arrivare quest’anno secondi, oltre che nell‘American League est, solo nella Divisione ovest (dietro gli Astros: 10397). Negli scontri diretti Boston ha prevalso solo 109. E da venerdì sera, si azzera tutto.

Boston ha vinto una partita su 7 nelle ultime 2 edizioni delle Division Series. Il primo obiettivo è dunque scongiurare un altro insuccesso.

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Al centro il manager esordiente Alex Cora con i suoi principali collaboratori