Million dollar arm: tra Disney e il mondo reale

BASEBALL, CINEMA, SPORT

Lucknow è la capitale dello stato dell’Uttar Pradesh. Come quasi tutto in India, è enorme: oltre 2 milioni di abitanti. Nel diciannovesimo secolo la Regione era sotto il controllo della Compagnia delle Indie Orientali della Corona d’Inghilterra, ma nel 1857 fu teatro di una battaglia di indipendenza che portò a un assedio del quale si notano ancora i segni.
L‘India ha più di un miliardo di abitanti e un PIL pro capite di 1.501 dollari americani annui. Per rendere l’idea, il PIL pro capite dell’Italia in crisi è di 34.619 dollari annui. E il PIL pro capite non va confuso con il reddito pro capite. Si tratta di un indicatore statistico e non tiene conto del fatto che in alcuni paesi al mondo gli abitanti vivono con pochi dollari al giorno.
Tra questi, c’è l’India rurale. E io raccomando a chiunque di andare almeno una volta in India, prima di leggere le statistiche che ci dicono che l’economia in India va a gonfie vele.

Bernstein, Patel, Singh e Amit in una scena del film
Bernstein, Patel, Singh e Amit in una scena del film

Million dollar arm, film prodotto dalla Disney e diretto dall’australiano Craig Gillespie, racconta di 2 ragazzi indiani , nati appunto a Lucknow, che partecipano a un reality nel quale devono dimostrare di saper lanciare una palla da baseball a una certa velocità. Il vincitore riceverà 100.000 dollari e un provino con un club di MLB, il secondo 10.000 dollari e la possibilità di allenarsi in America. L’idea del reality è dell’agente J.B. Bernstein (interpretato da Jon Hamm, star di Mad Men) che, dopo essere diventato ricco rappresentando personaggi del calibro di Barry Bonds, vive un difficile momento professionale.
Abbiamo detto che il film è targato Disney e la sceneggiatura di Thomas Mc Carthy (acclamato fin qui come autore di film indipendenti) lo testimonia. Ci guida infatti, attraverso una serie di alti e bassi, al disneyano happy ending.
Non tutta la critica è d’accordo (il commento più cattivo: “Un Jerry Maguire di Serie B”), ma Million Dollar Arm è comunque un film molto godibile. E’ consigliabile guardarlo come un film sul baseball, perchè questo è quello che vuol essere (ci regalano anche una scena in cui i protagonisti guardano L’idolo delle folle, nel momento in cui Gary Cooper pronuncia il leggendario discorso di Lou Gehrig. Come dice il protagonista: “Ho pianto le prime 35 volte che ho visto questa scena”). Il baseball come sogno ed epopea, quello che chiunque può giocarci e arrivare ai massimi livelli, basta volerlo. Vi divertirete e commuoverete. E lo sguardo magnetico di Jon Hamm farà il resto.
Se poi volete la storia vera, passate alla prossima riga.

I veri Rinku Singh (a sinistra) e Dinesh Patel
I veri Rinku Singh (a sinistra) e Dinesh Patel

Nella sostanza, è tutto vero. Rinku Singh (mancino) e Dinesh Patel (destro) hanno veramente vinto un reality e hanno veramente firmato per i Pittsburgh Pirates. Tom House è sul serio il pitching coach della University of Southern California e il loro maestro.
J.B. Bernstein è davvero un agente sportivo (non fascinoso come Hamm) e ha sposato davvero la sua vicina Brenda Fenwick (interpretata da Lake Bell, che io ricordo per le apparizioni in Boston Legal).
Alcuni dei dettagli disneyani, tipo i ragazzi che vivono a casa di Bernstein, non sono però veri e i loro momenti naif più imbarazzanti (tipo, dopo la visita alla Casa Bianca, la domanda: “Ma Obama, vive in un hotel”) sono omessi. E poi, c’è la loro carriera come pitcher professionisti.
Dinesh Patel (classe 1989, portato sulla scena da Madur Mittal) ha lanciato per 2 stagioni in Rookie League per i Pirates. Nel 2009 ha giocato 6 partite da rilievo, nel 2010 è salito sul monte in 9. Al termine della stagione è stato rilasciato e se ne è tornato in India, dove nel 2011 ha fornito consulenze (gratis) a chi voleva tentare l’avventura nella seconda stagione (2011) di Million dollar arm. Patel è tornato a scuola e ha recentemente dichiarato: “Con i soldi che ho guadagnato ho aiutato la mia famiglia a ottenere maggior prestigio sociale e autostima”.
Rinku Singh (1988, interpretato dall’attore Suraj Sarma, noto per il ruolo da protagonista ne La vita di Pi) è ancora sotto contratto con i Pirates, ma ha sofferto di parecchi problemi al braccio dal 2013. Nel 2014 ha subito l’operazione Di Tommy John al gomito e parteciperà allo Spring Training 2015. Dal 2009 al 2012 Rinku ha giocato in 84 partite di Minor League, tutte da rilievo. In America è arrivato al massimo in Singolo A (51 presenze), ma ha giocato anche nella Lega Estiva Dominicana e nell’Australian Baseball League. In occasione dell’uscita del film (maggio 2014), ha rilasciato un’intervista a MLB TV.

GUARDA L’INTERVISTA

Sia Singh che Patel, penso vada chiarito, sono 2 atleti superiori alla media. In particolare, Singh aveva conquistato nel 2007 la misura minima per partecipare alle Olimpiadi nel lancio del giavellotto.

A sinistra l'attore Jon Hamm, a destra il vero J. B. Bernstein
A sinistra l’attore Jon Hamm, a destra il vero J. B. Bernstein

Il reality Million dollar arm, dopo il debutto (10 puntate, accordo raggiunto con “una stretta di mano”, come dice Bernestein sia nel film che nella realtà) del 2008, ha come detto vissuto una seconda stagione nel 2011. Dai 38.000 partecipanti del debutto si è passati ai 100.000. Ha vinto Gauran Nehra, che era stato mandato ad allenarsi all’Accademia MLB di Wuxi in Cina. Dopo poche settimane, ha preferito accettare un lavoro in polizia nel suo paese natale e ha mollato tutto.
“Non posso biasimarlo” ha commentato Bernestein.

Entro la fine di quest’anno inizierà però la terza stagione, che si conta possa portare a ben 500.000 partecipanti. Me lo conferma via Facebook Deepesh Solanki, che è l’Amit del film. Il piccoletto (nella finzione è l’attore Pitobash Tripathy) che si offre a Bernstein, convincendolo con un “lavoro gratis” e finisce con il seguire Singh e Patel in America e, visto che i 2 parlano solo Hindi, diventa il loro interprete.
Deepesh è la componente disneyana della realtà. Sono in contatto con lui da anni via e mail e da anni lo sento dire che il suo sogno è vedere il baseball imporsi in India.
Averlo riconosciuto in Million dollar arm è stato qualcosa di impagabile.