Maradona, Fazio e la buona informazione

MULTI MEDIA, SCHIROPENSIERO, SPORT, TELEVISIONE

La cosa che veramente mi disturba dell’intervista concessa da Diego Maradona a Fabio Fazio domenica 20 ottobre non è tanto il gesto dell’ombrello (che io ho sempre conosciuto come salame, ma questo c’entra poco), quanto che Fazio si è stampato in viso un sorriso compiacente quando Maradona si è giustificato per il reato di evasione fiscale.
Fabio Fazio e Diego Maradona“Non sono mai stato un evasore” ha detto Maradona. La sentenza lo smentisce, ma lasciamo perdere. In verità Diego non ha negato l’evasione. Ha semplicemente detto che i contratti che gli hanno portato i guadagni su cui non ha pagato le tasse non li ha firmati lui, ma il suo procuratore Coppola. Gli ulteriori commenti di Maradona sono poco rilevanti.
Si dà il caso che per il Diritto Civile Italiano la procura è un negozio giuridico unilaterale con cui un soggetto conferisce a un altro il potere (e non l’obbligo) di agire in nome e per conto suo. La procura legittima il rappresentante presso i terzi, pertanto gli effetti degli atti giuridici conclusi dal procuratore si producono direttamente e immediatamente nella sfera giuridica del rappresentato. In poche parole: dare la colpa a Coppola è come darla alla biro con cui ha firmato il contratto.
Torniamo al sorriso di Fazio. Fabio, dovevi aprire la bocca (magari continuando a sorridere) e dire a Diego qualcosa tipo: “Scusami, non voglio fare polemica, ma non puoi usare un argomento del genere. Degli atti del tuo procuratore, sei responsabile tu”.

La RAI ha detto che Fazio fa un’informazione di qualità. Mi sono venuti i brividi, alla luce della trasmissione di domenica. Il conduttore non è intervenuto nemmeno per spiegare che Equitalia è un esattore e, semmai, gli strali del Pibe vanno diretti verso l’Agenzia per le Entrate, che a Equitalia dice di andare a recuperare i soldi di chi non ha pagato. L’esattore, ovvio, non entra nel merito.
Ero preparato a concludere che, in fondo, Fazio non è un giornalista e che è la sua redazione a essere colpevole. Ma poi è andato in onda Massimo Gramellini, che è un fior di giornalista. Ha raccontato di un episodio di cui è stato testimone sul finire degli anni ’80. Maradona che insegna a un ragazzo della Primavera a calciare dalla linea di fondo in gol. E alla fine (scena madre) ci ha svelato che quel ragazzo era Gianfranco Zola. Sul finire degli anni ’80 Zola (nato nel luglio del 1966) sarebbe stato fuoricorso, per la Primavera. In effetti, Zola non ha mai giocato nelle giovanili del Napoli. Approdò al Napoli nel 1989 (per la cronaca: l’operazione fu conclusa da Luciano Moggi che, con tutto il male che si può pensare di lui, di calcio è uno che ne capisce e spese 2 miliardi di lire per portarlo a Napoli dopo averlo visto giocare in C; il Napoli rivenderà Zola al Parma nel 1993 per 13 miliardi). Quindi l’episodio di Gramellini è riferito a uno Zola di 23 anni, non un giocatore di primo pelo, che aveva già giocato nel Corrasi di Oliena, nella Nuorese e nella Torres di Sassari. Insomma: magari era proprio lui il giocatore a cui Maradona insegnò a fare gol dalla linea di fondo, ma certo non era un ragazzo della Primavera.

Fare buona informazione è in assoluto difficile. Ma per verificare quanto vi ho detto è sufficiente andare su Google e digitare Gianfranco Zola.Gramellini ovviamente lo sa. Ed è per questo che mi permetto di dire che, anche in questo caso, domenica non è stata fatta buona informazione: c’era una storia carina da raccontare e la verità è stata cambiata di quel poco che serviva. Gramellini (che è vice direttore de La Stampa, mica di un giornale di quartiere) ha sbagliato. E la Rai credo debba meditare se è vero, che il programma di Fazio fa buona informazione.

3 thoughts on “Maradona, Fazio e la buona informazione

  1. Citando Woody Allen, se è *vero* che sentire Wagner fa venir voglia di invadere la Polonia, da parecchio tempo la vista di Fabio Fazio va venir tentazione di aderire ad Alba Dorata anche a chi ha sempre pensato “da sinistra”…
    Ogni altro commento su intervistato e intervistatore sarebbe censurabile in questa sede.

  2. Inqualificabili sia Fazio che l’orribile Maradona.
    Inqualificabile la cultura dilagante che, di una persona che è solo un genio calcistico, crea un genio a tutto tondo.
    Inqualificabile chi non paga le tasse: credo che i 38mln di euro che il Maradona deve(prendendo per buona la notizia), se devoluti ad un ospedale … anche a due ospedali.. possano fare la differenza sulla qualità della cura.
    Inqualificabile che questi personaggi riescano sempre a farla franca…

  3. Davanti ad una esibizione del genere…ancor più gridiamo che i più grandi calciatori di tutti i tempi sono stati PELE’ e CRUJFF….sia come giocatori che come UOMINI….

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