Io a questo Milan ci credo!

CALCIO, SCHIROPENSIERO, SPORT

Ho appena comprato i biglietti per Parma-Milan. Ho come il sentore che si prepara un sabato di sofferenza, quindi sfogo le mie ansie di tifoso preventivamente.

7 maggio 2011: il Milan è campione Come lo scorso anno e l’anno precedente, il Milan ha iniziato il campionato piuttosto male. La differenza la fa il fatto che la squadra che il Milan ha costruito quest’anno riscuote pochissimo credito. Oltre al fatto che ha perso in casa contro la neo promossa Sampdoria e l’Atalanta. Cosa abbastanza grave, lo so.
Mi permetto per altro di dire che lo scorso anno nelle prime giornate il Milan aveva perso con la Juventus, e in se sarebbe meno grave. La sconfitta però si è rivelata poi decisiva nella lotta per il primo posto.
Ma veniamo alla sostanza.

Guardando i nomi, il Milan è tutto tranne che una squadra scarsa. Ha 2Stephan El Shaarawy (Getty) componenti (Montolivo e Nocerino) del centrocampo della nazionale finalista all’Europeo, un mediano di livello internazionale come De Jong, Robinho è stato uno dei giocatori decisivi per la vittoria dello scudetto 2011, Pazzini nello stesso anno del nostro scudetto ha segnato un sacco di gol (nella Samp e nell’Inter). Abate è un altro nazionale, El Sharaawy è un astro nascente (facile ricordarsene dopo Milan-Cagliari del 26 settembre…). E poi c’è sempre la speranza che Pato torni a essere un atleta.
I commenti sulla rosa del Milan sono, secondo me, ingenerosi. Per usare un eufemismo. La stampa ha prima avallato le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva al Paris St.Germain (operazione sacrosanta dal punto di vista della gestione economica, visto che la proprietà del Milan non era in grado quest’anno di ripianare le perdite pregresse), poi ha fatto retromarcia quando ha visto che i tifosi non la prendevano bene.

Insomma, da un lato sono tutti per il fair play finanziario. Dall’altro, lo sono a patto che questo non faccia arrabbiare gli ultras.
Da parte sua, il Milan ha fatto di tutto per far arrabbiare ultras e tifosi moderati con una strategia di comunicazione ai limiti del delirio: “Berlusconi interviene personalmente per bloccare la cessione di Thiago Silva” e “Ibrahimovic chiuderà la carriera al Milan” sono le uscite ufficiali più imbarazzanti.

Da parte mia, convinto che in media stat virtus, io avrei ceduto Thiago Silva (che sarà il miglior al mondo, ma è pur sempre uno stopper) e tenuto Ibra (che lo scorso anno ha fatto 30 gol). Avrei anche ceduto, senza remore, Pato lo scorso inverno (mossa che avrebbe forse cambiato i destini del Milan: sarebbe arrivato Tevez dal Manchester City, forse il Milan avrebbe vinto il campionato…) e ci avrei pensato bene prima di liquidare Maxi Lopez e ingaggiare un Pazzini che l’Inter non voleva più vedere neanche in foto (oltretutto, pagandolo con Cassano e soldi).

A proposito: fossi nel Milan, non mi preoccuperei tanto di quel che dice Cassano. Invece di ringraziare il Milan perchè non ha rescisso il contratto San Siro durante Milan-Cavese, campionato di serie 'B' 1982-1983(legalmente, aveva un’autostrada spianata per farlo) quando la sua cardiopatia si è fatta conclamata, il nostro Antonio da Bari dice che “Qualcuno non ha mantenuto le promesse”. Ma dai…
Credo anche che la stampa debba tagliare corto con gli addii a Nesta, Seedorf e Gattuso. Ormai dei giocatori che hanno vinto tutto hanno solo il nome. Lo sport è così, sei stato un fenomeno, poi torni a essere uno normale. Solo che i calciatori pretendono di guadagnare, da normali, quello che guadagnavano da fenomeni. Sarebbe comodo…
Nesta può giocare una partita su 3, Gattuso (ammesso che sia mai stato uno che fa la differenza) ormai non ragiona neanche più (la lite con Jordan in Champions League e il coro “Leonardo uomo di merda” intonato assieme agli ultras, e diventato pubblico su YouTube, sono begli indizi di quello che dico), Seedorf in campo ormai cammina.

Al di là di tutto, il Milan 2012-2013 è questo. Secondo me, ha tutto per arrivare comunque tra le prime 3. E oltretutto, noi milanisti siamo quelli che andavano in 50.000 a vedere Milan-Cavese. Possibile che ci sia venuta la puzza sotto il naso?

2 thoughts on “Io a questo Milan ci credo!

  1. …e io a questo calcio NO! è marcio! troppi SOLDI troppi GAGLIOFFI…mi tengo stretto il BASEBALL (mi tengo in salute per arrivare ad Aprile e godermi le emozioni di questo ineguagliabile sport) fatto da PARMIGIANI VERI!
    Il calcio è una passione. Il tifo per una squadra, qualcosa di irrazionale. Cosa vuoi farci?

  2. Cosa devo dire ? Da juventino e quindi da osservatore esterno concordo su praticamente tutto quanto hai scritto. I tifosi purtroppo hanno la memoria corta, e la gran parte di quelli delle tre squadre da sempre leader in Italia, Milan, Inter e Juventus, sono abituati male.
    Personalmente io mi sono avvicinato e sentito ancor di più juventino dal 2006 in avanti, ossia nel momento più brutto e duro della nostra storia.
    Quindi, venendo al Milan, è chiaro che questo è il momento di stare vicini alla squadra ed avere pazienza.
    Del resto tra media e tifosi beceri, non riescono a capire che la situazione di congiuntura è generale, e interessa anche il calcio. Guarda la Lazio: qui Lotito lo odiano, dimenticando che senza di lui la Lazio sarebbe fallita, e che se i soldi sono pochi la gestione deve gioco forza essere oculata ed attentissima.
    Anche a costo di sacrificare, come nel tuo Milan, pezzi pregiatissimi come Ibra e Thiago Silva. e anche qui concordo, avrei ceduto solo il secondo e non il primo, quanto meno senza tutto quel tira e molla mediatico a prendere in giro la tifoseria.
    Quindi direi che la tifoseria rossonera deve avere pazienza, hanno vinto tanto e non si può vincere sempre. E’ ora il momento di fare gruppo unico, perchè certamente il Milan non è così brutto come lo si dipinge, e arriverà certamente nei primo posti, come il rango richiede, magari a spese di questi “nessuno” tipo Roma e Napoli.

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