Il Panda e le statistiche

BASEBALL, SPORT

Il baseball è uno sport di statistiche, ma a volte le statistiche non servono a niente. Specie se c’è di mezzo il Panda.

Il Panda SandovalIl Panda è Pablo Sandoval, venezuelano classe 1986, che è riuscito a far arrivare la lancetta della bilancia a 275 libbre (più o meno 125 chili), provocando l’allarme dello staff tecnico dei San Francisco Giants, che lo hanno messo a dieta e portato al peso di 240 (108) prima dell’inizio della stagione.
Il Panda però al regime di dieta si è attenuto poco e il suo peso ha ricominciato a salire. Per diretta conseguenza, sono iniziati a scendere i fuoricampo. Che nella regular season 2012 sono stati appena 12 in 396 turni alla battuta (circa 1 ogni 8 partite, se consideriamo mediamente 4 turni alla battuta per partita).

Nella partita d’apertura delle World Series il Panda di fuoricampo ne ha colpiti 3, entrando incidentalmente nei libri di storia. L’impresa di colpire 3 homer nella partita d’apertura della finale MLB, prima di mercoledì 24 ottobre, era riuscita solo a Reggie Jackson , Babe Ruth (2 volte, nel 1926 e 1928, corregge la mia iniziale imprecisione l’ottimo Gianluca Magnani) e Albert Pujols. Mica giocatori da niente.
Il Panda, insomma, è in buona compagnia, nella storia del baseball. Oltretutto anche Babe Ruth è andato ai posteri con l’immagine di un fisico non proprio da atleta. Ma i posteri, in effetti, si ricordano il Babe Ruth della fine della carriera. Mentre Sandoval ha solo 26 anni.

Tornando alle statistiche, che un giocatore che batte un fuoricampo ogni 8 partite ne colpisca 3 in una è praticamente impossibile. Eppure il Panda c’è riuscito, oltretutto a “AT&T Park”, uno stadio che è sotto la media di un fuoricampo a partita. Oltretutto i primi 2 li ha battuti contro Justin Verlander, anche lui sotto la media di un fuoricampo a partita (137 in oltre 1500 riprese lanciate in carriera, 19 quest’anno in 238.1 riprese, quindi uno ogni 12.5 inning).
Quel che voglio dire è che cercare di prevedere quel che succederà in una singola partita sulla indicazione dei numeri, a volte può essere fuorviante. Con buona pace dei fanatici delle statistiche.

Tornando al Panda, il ‘Baltimore Sun’ ha scritto che le sue gesta sono “fonte d’ispirazione per tutti i grassi”.
Ma non tutti i grassi battono ambidestri, hanno la sua coordinazione occhi mani, e una mazza sufficientemente rapida per incocciare una pallina che viaggia a 95 miglia all’ora.
Il baseball è uno sport nel quale si può primeggiare anche con un po’ di massa grassa addosso. E’ vero. Ma servono altre caratteristiche che la natura non dispensa troppo generosamente e poi quelli come il Panda sono l’eccezione e non la regola.

D’altra parte, a calcio si può primeggiare se si è alti a mala pena 1.60. Ma nessuno si è mai sognato di dire che per essere campioni di calcio non serve essere buoni atleti. O mi sbaglio?