Brindo ai miei 50 anni

SCHIROPENSIERO

Volevo iniziare dicendo che 50 anni si compiono una sola volta nella vita, ma mi sono reso conto che anche i 49 e i 51 e in generale tutti i compleanni (a parte quello della suocera di un noto fotografo, che cade 12 o 13 volte l’anno e mai quando lui è a Formentera…). Comunque, mezzo secolo non è poco tempo e qualche pensiero me lo suscita.

Whytney HoustonIntanto, è già un risultato esserci arrivato. Il 9 agosto avrebbe compiuto 50 anni Whitney Houston, se solo non si fosse uccisa di alcol e di droghe. La solitudine, la miseria nell’animo (in Inglese, miserable significa infelice…), l’infelicità sono altro rispetto alla fama e al denaro.

Domenica 11 agosto 1963, il giorno in cui sono nato, Papa Paolo VI nell’Angelus diceva: “Abbiamo sempre nel cuore l’intenzione della pace fra le classi sociali e fra le nazioni nel mondo”. Se lo dicesse l’11 agosto del 2013 il suo successore Francesco, non ci stupiremmo tanto. E in questo senso, 50 anni sono stati un attimo. Per riprendere l’Angelus di Paolo VI: “Nulla Ci” il Papa parlava in plurale majestatis “Sembra più grave e più pericoloso che la dimenticanza di Dio e di Cristo”.

L’11 agosto 1963 non è nato nessuno di veramente  importante (a parte me, ovviamente). Ma Wikipedia mi ha permesso di scoprire che condivido la data di nascita con Hiromi Makihara, un lanciatore che esordiva nella NPB (Grandi Leghe giapponesi di baseball) mentre ioHiromi Makihara facevo l’esame di Maturità e l’Italia vinceva il suo terzo Mondiale di calcio e che ha giocato fino al 2001 con gli Yomiury Giants, mettendo a segno 159 vittorie e 56 salvezze. Hiromi ottenne nel 1994 una perfect game (un’intera partita senza che nessun avversario arrivi in base), l’ultima della storia del baseball pro giapponese.
Hiromi è nato a Handa, nella Prefettura di Aichi. Non ho idea di cosa faccia oggi.

L’11 agosto 1963 non è nemmeno morto qualcuno di particolarmente importante.
Sempre Wikipedia mi ha aiutato però a risalire a Otto Wahle, che era un nuotatore austriaco di origine ebrea e che aveva vinto 2 medaglie d’argento alle Olimpiadi di Parigi nel 1900 e una di bronzo a St. Louis nel 1904. Trasferitosi per comprensibili motivi negli Stati Uniti, divenne coach delle squadre di nuoto (1912) e pallanuoto (1920 e 1924) americane ai Giochi Olimpici.
Nato nel novembre del 1879, Otto aveva dunque 84 anni quando ci lasciò.

Il 1963 è comunque un anno ricco di avvenimenti. Tutti sono capaci di ricordarsi l’omicidio di John Fitzgerald Kennedy (novembre), la chiusura del Concilio Vaticano Secondo (dicembre), il discorso di Martin Luther King che iniziava con le parole: I have a dream (che, per buona parte, è restato un dream), la grande train robbery del Buckinghamshire (Inghilterra, a marzo) o Please, Please me dei Beatles, il loro primo album.
Non molti però sapranno che ero nato da poco (10 settembre) quando Bernardo Provenzano subiva la prima condanna per omicidioOtto Wahle nel 1901 e iniziava una latitanza che si sarebbe chiusa nella mia mezza età.
Personalmente, mi piace caratterizzare il mio anno di nascita con la prima puntata televisiva di Doctor Who, che la BBC mise in onda a novembre.

Per brindare ai miei 50 anni con un vino del 1963 dovrei mettere pesantemente mano al portafogli. Fu annata pessima e i pochi vini di qualità valgono tanto. Tanto quanto un Bordeaux Chateu Latour, da 995 euro. O un più abbordabile Chateu Clos St. Martin (sempre Bordeaux, ma proveniente dalla cittadina di Saint Emilion, patrimonio dell’Unesco) a 225 euro, quindi apribile (chi avrebbe il coraggio di bere una bottiglia da 995 euro??) senza versare lacrime. Per restare in Italia, un Amarone Castagna Riserva a 245 euro.
Non sono proprio vini da bere l’11 agosto, ma una di queste bottiglie penso proprio di regalarmela presto.

E per ricordarmi del tempo che passa, posso sempre sfogliare questo album di foto che ho creato sul mio profilo di Facebook. Almeno fino a quando non inizierà a farmi malinconia.

1 thought on “Brindo ai miei 50 anni

  1. Anche se gli auguri te li ha già mandati Roberto, ed eravamo a Forks.WA , nella più che incredibile Olympic Peninsula , e nel paese dove è ambientato il libro di quel pesce lesso di vampiro dei miei stivali della saga di Twlight (si scrive così-sic!?),auguri !!!…beato te…non ti hanno ancora iniziato a far malinconia le foto ??!!!….a me già facevano schifo, per evitare anche la malinconia sono proibite da anni…comunque mi fan malinconia anche le foto “neutre”dei viaggi..
    comunque come fai notare, l’unico modo per evitare i 50 è un tantino drastico…

Comments are closed.