Bahia: l’ultimo dell’anno più bello di tutti i tempi

Brasile 2014-2015, VIAGGI

Non sto tenendo il ritmo che vorrei, ma vi spiegherò come mai in un articolo dedicato. Il resoconto sul viaggio in Brasile comunque non è assolutamente finito. Qui siamo a Capodanno

La spiaggia di Barra a Salvador de Bahia
La spiaggia di Barra a Salvador de Bahia

Quando il 31 dicembre sono arrivato al Monte Pascoa Hotel di Salvador de Bahia erano tutti impegnati a montare una sorta di recinzione provvisoria. La priorità era organizzare bene il reveillon dell’ultimo dell’anno e per organizzarlo bene si comincia evidentemente dall’accertarsi del fatto che non entrare nessuno che non ha pagato.
Era mattina presto. Il volo da Manaus era durato tutta la notte e ci aveva portato a Bahia dopo un numero imprecisato di soste. Da lì avrebbe proseguito per Fortaleza.
Il Monte Pascoa è nel quartiere di Barra, che è affacciato su una spiaggia popolarissima. I portoghesi sono arrivati originariamente qui e ne hanno fatto (1549) la loro prima capitale coloniale. Si erano subito preoccupati di far sbarcare a Bahia preti e prostitute, tanto che la città venne inizialmente conosciuta come licenziosa e decadente: la città di tutti i santi e quasi tutti i peccati.
Non è cambiato molto e la polizia locale sembra saperlo. Il lungomare è pattugliato continuamente da uomini non solo armati e protetti da giubbotto anti proiettile, ma anche con il colpo in canna. Mi hanno raccontato che a volte arrivano bande armate che derubano tutta la spiaggia, senza che la polizia si possa permettere di intervenire.
Comunque, la giornata in spiaggia a Barra non è che sia poi diversa da una giornata su una spiaggia italiana. Diciamo che il noleggio ombrelloni e sdraio è solo un attimo più folcloristico. E anche la fantasia dei venditori, che propongono praticamente ogni tipo di cibaria: dalle noci di cocco al solito formaggio grigliato.
In acqua non ci va molta gente e quella poca si ferma a 2 passi da riva. La corrente e gli squali sono un costante spauracchio, quando ci si avventura nell’Atlantico. Ci sono però parecchi ragazzini dediti al body surfing. Uno per poco non mi decapita e l’ho dovuto evitare immergendomi. Quando sono riemerso, voleva attirare la mia attenzione per chiedermi se mi era venuto addosso e mi ha apostrofato: “Tio”, che sarebbe Zio. Ho riso mezz’ora.
Al tramonto si raduna sull’altura che domina Barra una non indifferente folla, che attende che il sole sparisca all’orizzonte per salutarlo con un applauso liberatore. I venditori di cibarie sono molto attivi anche lì.
Quella di Barra non è certamente una spiaggia da VIP. La clientela snob del nostro albergo si guarda bene dal mischiarsi al volgo e si accomoda in piscina. Desta sensazione una coppia di afro brasiliani che prova a presentarsi con tranto di frigo porta bevande come se andasse in spiaggia. Il maitre li gela con un: “Abbiamo il bar”.
Praia do Forte, a qualche chilometro verso ovest, sarebbe la chicca, tutta un’altra cosa. Ma non me la sono sentita di abbandonare i miei noleggiatori di ombrelloni macilenti. Bahia è fantastica se ti puoi mischiare ai frequentatori delle spiagge di Barra.

Spiaggia a parte, il quartiere di Barra è di per sè il più ricco di Bahia. C’è anche qualche ristorante con delle pretese, ma risente del difetto classico di tutti i ristoranti brasiliani: ti fanno aspettare delle ore. Sono molto gettonati, anche per il rapporto qualità prezzo, i 2 Caranguejo de Sergipe.
Se si paragona come vive la gente qui al livello delle baraccopoli che si incontrano nei pressi dell’aeroporto, c’è comunque quasi da sentirsi male.
Proprio di fronte al Monte Pascoa c’è il Barra Center, gettonatissimo centro commerciale. I giovani sono irresistibilmente attratti da Bob’s Burger, che sarebbe un fast food, se solo non fosse in Brasile. Qui l’aggettivo fast non deve essere stato tradotto correttamente dall’Inglese. A parte tutto, il panino con la picanha ha il suo perchè.

Buon 2015
Buon 2015

Di Bahia porterò sempre con me il ricordo dell’atmosfera della serata dell’ultimo dell’anno. Mi ha incantato.
Il reveillon organizzato dall’albergo era, come prevedibile, super mega lusso. Si offendevano quasi se non ti ingozzavi al buffet o rifiutavi le bevande che offrivano in continuazione: il prosecco Zonin saltava fuori da tutte le parti (nel frigo della camera, come aperitivo, per il brindisi di mezzanotte…) e si abbondava anche di Johnny Walker red label (anche qui, per tutti gli usi: aperitivo, cocktail, con la coca, come ammazza caffè..). Ma uno più di tanto non può bere.
Il gruppo che suonava dal vivo era di professionisti veri: Simao si è rivelato il classico virtuoso della chitarra che ti aspetti di trovare in Brasile, con tanto di finger picking ostentato. La cantante aveva una voce fantastica. Fatto il conto alla rovescia e brindato alla mezzanotte, ci siamo poi avventurati sul lungomare, dove sciamavano migliaia di persone, tutte rigorosamente vestite di bianco (è tradizione, anch’io mi ero portato una camicia dall’Italia). La spiaggia era affollata come alle 5 del pomeriggio.
La cosa indimenticabile, lo ripeto, è l’atmosfera. Mi fa dire che questo è stato il più bell’ultimo di tutti i tempi. E’ la prima di una serie di dichiarazioni impegnative, tra le quali spicca: “Sono l’uomo più bello della festa” e che si arrestano solo alle 2, quando proprio non riesco più a tenere gli occhi aperti.
Mentre scivolo nel sonno, ho 2 pensieri. Il primo è che anche in Brasile la samba la mettono dopo mezzanotte e quando si fanno i trenini. Il secondo è che chissà cosa dev’essere il Carnevale, se l’ultimo dell’anno è così.

Le IMMAGINI dell’ULTIMO DELL’ANNO dal mio canale YouTube

Il mio Brasile 9-continua

1-La Storia      2-Leggendo i ‘Versi Satanici’ di Rushdie
3-Ipanema e Copacabana 4-Ultimo ricordo di Rio
5-Il Pantanal  6-I Piranha fanno veramente paura?
7-Manaus 8-Indimenticabile Amazzonia