A teatro per ridere con Sabina Guzzanti

LETTERATURA, MULTI MEDIA, POLITICA, SCHIROPENSIERO

Mi prendo un’altra pausa dal resoconto del viaggio invernale

la locandina dello spettacolo
la locandina dello spettacolo

Noi che eravamo a vedere lo spettacolo di Sabina Guzzanti Come ne venimmo fuori non ci dobbiamo sentire quella minoranza che avrebbe le idee giuste. Se no, saremmo come i merdolani che la Guzzanti (o meglio, il personaggio di SabnaQƒ2) tanto compiange.
Mi piace premetterlo: non era un convegno politico. E poi, eravamo in pochi: l’auditorium Paganini a Parma mette a sedere poco meno di 700 persone e non erano occupati tutti i posti.
Detto questo, ammetto che mi sono divertito.

E’ ovvio che una certa sintonia con le idee della Guzzanti ce l’ho. Anch’io penso che l’inizio dei mali di oggi lo abbiano segnato il liberismo selvaggio di Reagan e della Thatcher. Anch’io penso che le tasse le debbano pagare tutti e in proporzione a quello che guadagnano (sembra incredibile, ma non tutti la pensano così…). Anch’io penso che in Italia stiamo distruggendo la scuola e che rischiamo di crescere generazioni troppo ignoranti e troppo egoiste. Anch’io penso che non necessariamente è valido solo quello che si vende bene. Io però non ce l’ho così tanto con Renzi, che non mi esalta, ma al paragone con tutti quelli che ho visto da Tangentopoli in poi (Romano Prodi a parte) non è neanche tanto male.
Ma insomma, a teatro ci si va per intrattenersi e penso che la stessa Guzzanti sia conscia di non essere un profeta. E oltretutto, di comici che si sono allargati ce ne sono già stati troppi, ultimamente.

I merdolani di cui sopra sono coloro che hanno vissuto il Secolo di Merda, gli anni che vanno dal 1990 al 2041. Come sia finito il secolo, di preciso non si sa. Ma una leggenda dice che 24 eroi si sono trincerati nell’ultimo cinema rimasto per guardare film di John Ford.
La Guzzanti sta in scena 2 ore da sola. Non è forse nella sua serata migliore (qualche incespico nella lingua mi è sembrato reale, non vestito di scena), ma quando si lancia nelle imitazioni è irresistibile. Non le viene il suo miglior Berlusconi, ma la Marcegaglia e Maria De Filippi sono memorabili. La Meloni è troppo macchietta. Ma d’altra parte, l’originale è quello che è.

Il bilancio della mia serata è positivo. Si ride e non ci si annoia. A patto che si riconosca che Sabina Guzzanti è un’attrice, che al massimo ci può aiutare a pensare. Il resto lo dobbiamo fare noi. Perchè qualcosa si può ancora fare. Oltre ad andare a teatro e applaudire chi la pensa come noi.

Altro sullo spettacolo dal SITO UFFICIALE di SABINA GUZZANTI